I compagni di Rifondazione Comunista hanno partecipato in punta di piedi a quello che doveva essere un ricordo condiviso di Silvia Broncolo.
La sceneggiata di ieri in Consiglio Comunale non è stato solo un brutto spettacolo, è stato un atto immorale: la vicenda umana della scomparsa prematura di una giovane donna, militante politica, amica speciale di tanti, è stata “urlata” come fosse argomento da comizio.
L’acredine, il cinismo, l’opportunismo hanno prevalso sulla delicatezza e sul rispetto dei sentimenti.
Tante le illazioni e le contraddizioni che hanno portato un primo cittadino ad ammettere “che sì, Silvia era comunista e ANTIFASCISTA, che certo lo sapevano tutti, MA che non si poteva appendere nel palazzo comunale quella roba lì”; che il partito non doveva assolutamente entrarci per poi far incidere sulla targa commemorativa, di sua iniziativa, l’appartenenza politica di Silvia a Rifondazione; che la stellina rossa potesse far riferimento a chissà quale sibillina simbologia, invece che alla stella che Silvia portava sempre nel suo immancabile basco, proprio come il Che.
Sono state dette vuote parole di circostanza, goffi tentativi di retorica, quando bastava rispettare la memoria e l’identità politica di una persona nella sua integrità. Rifiutarsi di scrivere e di parlare di ANTIFASCISMO è un sintomo grave di quest’Amministrazione, è una presa di posizione in netto contrasto con il loro mandato. L’antifascismo è alla base della Repubblica e della sua Costituzione, è elemento unificante ed inclusivo di tutti i cittadini. L’ostracismo dimostrato da questa Giunta lascia invece intravedere altri obiettivi di stampo revisionista.
L’amarezza non sta tanto sul fatto che le cose non sono andate come le ha raccontate il Sindaco a cui gli Amici di Silvia hanno stretto la mano in segno di intesa e non come educato saluto, l’amaro sta nell’aver legato il nome di Silvia Broncolo ad una così brutta seduta consiliare a cui lei, di sicuro, non avrebbe voluto assolutamente partecipare.
Per noi di Rifondazione è stato come lo stridere di un gessetto sulla lavagna.
Circolo R. Censi
Rifondazione Comunista
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