RinasciMonte: “Agricoltura da valorizzare”

Nelle priorità di RinasciMonte vi è la valorizzazione e tutela del settore economico ed in particolare di quello agricolo. Il nostro territorio ha sempre avuto una vocazione agricola. Testimone ne è non solo la disponibilità di terreni, ma le sue coltivazioni che, dalla notte dei tempi, hanno sempre costituito una eccellenza economica.

A seguito dell’industrializzazione, che ha interessato anche la Valdichiana, l’agricoltura ha conosciuto un lungo periodo di crisi che, generazioni di nostri agricoltori hanno tentato di fronteggiare introducendo la coltivazione di antiche colture come, ad esempio, il grano Verna universalmente riconosciute come di pregio ed apprezzate in ogni dove, dichiara Simone Papini, 26 anni, di professione agricoltore. Purtroppo, continua Papini, le precedenti amministrazioni che si sono susseguite al governo di questo Comune non hanno mai avuto attenzione e tanto meno messo in campo politiche che salvaguardassero questa nostra agricoltura d’eccellenza.

Nulla è stato fatto per il nostro olio, uno dei pochi in provincia che ancora non ha un vero riconoscimento o i nostri ortaggi, che non è possibile acquistare neppure nei mercati settimanali quando, in comuni limitrofi, hanno pensato e realizzato con successo punti dedicati dove trovarli e dove il chilometro zero è nei fatti e non solo sulla carta. Penso all’allevamento della razza chianina. Un fiore all’occhiello, ma che non viene valorizzato come merita e come giusto che sia.

Fare agricoltura in questo territorio, non deve essere eroico, ma dovrebbe essere una vocazione naturale, ma non è così. Fino ad oggi questo nostro lavoro non ha mai avuto il riconoscimento che invece merita.

Dello stesso parere Marcella Luzzi, che rilancia: noi di RinasciMonte, abbiamo ben chiaro che la valorizzazione del territorio passa anche dall’agricoltura di cui i contadini sono i primi ed insostituibili custodi. Percorrendo in lungo ed in largo il territorio abbiamo verificato le tante difficoltà che preoccupano i nostri agricoltori che, per il loro impegno, meritano una maggiore considerazione ed un trattamento diverso.