Il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Cortona ha già espresso in modo esaustivo quella che è la sua posizione in vista delle prossime amministrative. Abbiamo apprezzato il ringraziamento fatto dal candidato a sindaco del Centro Sinistra Andrea Bernardini, seppur non possiamo non sottolineare come non basti un appello fumoso alle “forze storiche della Sinistra” per ricucire quello strappo che da troppo divide l’area di Sinistra nella nostra Cortona. Inoltre ringraziamo per il rispetto portato (e ci mancherebbe altro!) alla decisione presa da Rifondazione Comunista, rispetto quello del PD che passa attraverso un silenzioso prendere atto della decisione, senza alcun affannoso tentativo di portare verso di sè i voti dei comunisti, cosa invece fatta dal gruppo 5 stelle. In questo particolare momento pre-amministrative non possiamo che leggere il loro comunicato come un imbarazzante e maldestro, per non dire opportunista, tentativo di raccattare voti qua e là, forti di qualche tema e qualche istanza portata avanti insieme, o forse evidenziata da alcuni e cavalcata da altri…Tali convergenze, reali o presunte, tuttavia non possono esimerci dal muovere ai 5 stelle la stessa critica che abbiamo mosso anche al Partito Democratico con l’intento di costruire con questi ultimi qualcosa di concreto per il futuro della nostra città. L’appello a questa condivisione di temi a noi molto cari e di cui, a dire dei 5 stelle , sono stati gli unici a farsi promotori in Consiglio Comunale, non crediamo sia sufficiente per poter chiedere così spudoratamente quella manciata di voti a sinistra. Ciò che è mancato è stato il confronto, il tavolo di idee, l’iniziativa congiunta con l’intero circolo di Rifondazione e non a livello di rapporti personali con questo o quello. Oltre ad una mancata condivisione politica reale nei cinque anni di governo, non c’è stato da parte dei 5 stelle neanche un tentativo di avvicinamento in vista delle prossime amministrative. Ci chiediamo infatti come sia possibile chiedere un voto senza neanche aver presentato un programma condiviso, frutto di incontri partecipati e momenti di confronto reale, non virtuale. Insomma, scegliere il non dialogo con il nostro partito è qualcosa che comprendiamo, una scelta legittima anche coerente con lo statuto del Movimento 5 Stelle, ma venire ad elemosinare il voto è una bassezza di certo evitabile. Infine, seppur riteniamo che piano nazionale e piano locale siano ben distinti e non necessariamente il primo debba influenzare il secondo, non possiamo fingere che non sia il M5S quello al governo con una forza politica quale è la Lega. Non possiamo non vedere come i grillini siano assolutamente succubi del vice premier Salvini, pronti ad assecondare ogni direttiva leghista. Si tratta di una forza politica che fa dell’ambiguità la propria parola d’ordine, che cerca sempre di pescare un po’ a destra e un po’ a sinistra senza mai porsi da una parte o dall’altra della barricata e siamo certi non esiterebbe a fare appello persino alla peggiore delle destre in nome di qualche convergenza tematica. Cari 5 Stelle, se siete così a sinistra da spingervi a chiedere il voto pure a Rifondazione Comunista, vi aspettiamo, compagni, ma siamo certi che in pochi sarebbero pronti a “saltare il fosso”…