Politica

Rifondazione: “Rilancio, di Camucia… strategie d’autore”

Abbiamo letto con piacere la notizia che l’attuale amministrazione, di concerto con la Confcommercio, sta elaborando strategie di rilancio per Camucia e per il centro storico. Sindaco, assessori e commercianti si sono quindi trovati in sintonia nel varare OPERE SIGNIFICATIVE come il “restyling dei parcheggi”. RESTYLING termine inglese utilizzato per indicare una rivisitazione, in particolare nell’estetica, di un oggetto esistente senza uno stravolgimento consistente dello stesso. Quindi: rifacimento delle strisce. “Tutta una serie di cantieri piccoli e grandi”, ovvero la potatura degli alberi, che non dovrebbe poi essere così dispendiosa visto l’esiguo numero di aree verdi presenti in Camucia e il cambio di qualche senso unico nella circolazione stradale. Tra le opere significative anche la creazione del “nuovo PARCO alla ex Maialina”, che già chiamarlo parco è indicativo dello scollegamento con il mondo reale. Ma, tra le opere più rilevanti proposte per migliorare la vivibilità di Camucia non potevano certo mancare le operazioni per favorire il commercio locale: accogliendo, perché no, la realizzazione dell’ennesimo supermercato in zona vivai Felici. I negozi di vicinato ormai in via di estinzione ringraziano.
Non soddisfatto, il governo locale, anche senza l’ausilio degli 8 saggi reclutati ad inizio mandato, ha condiviso con i rappresentanti dei commercianti : la programmazione di tutta una serie di attività e di mostre che favoriranno il turismo, come l’organizzazione di Festival di chiara fama internazionale; la scelta di investire denaro pubblico sulla realizzazione di un parcheggio multipiano a Porta Colonia, dove tanti, tanti, anni fa l’amministrazione comunale indisse un concorso di idee per verificarne la fattibilità ed il vincitore fu il buonsenso di lasciar perdere; lo studio per creare un nuovo tessuto sociale per rilanciare il centro storico di Cortona ovviamente NON adottando incentivi economici per favorire la residenza stanziale, NON adoperandosi a ricreare luoghi di aggregazione sociale quale potrebbe essere il Circolo Operaio se mai i suoi ambienti fossero recuperati, NON a salvaguardare il Parterre, unico parco cittadino, dallo scorrazzamento delle automobili, NON facendo rete con altre realtà toscane (quelle copione) per attirare un turismo sostenibile e responsabile, che non morda e fugga, ma si fermi e apprezzi il ritmo lento di un borgo come la nostra città, NON valorizzando ed investendo sul proprio patrimonio immobiliare, NO. Si vuol incentivare il turismo vendendo l’Ostello. Praticamente un ossimoro. Si vuol rilanciare il centro storico ridando visibilità al vecchio ospedale della Provincia, ovvero: investire risorse comunali su immobili di altra proprietà (e d’altronde questo sta diventando una consuetudine a Cortona).
Abbiamo letto e abbiamo capito: tutto fumo.
Ufficio Stampa

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