Eccoci … 2020 … sembra ieri che abbiamo passato il nuovo millennio entrando nel terzo dopo Cristo. Quante aspettative e quante speranze che avevamo nel 2000 e poi … non è il calendario e il passare del tempo che cambia in meglio la nostra vita, ma l’agire umano ispirato da possenti valori sociali e solidali e di attenzione all’altro: in caso contrario il benessere prodotto non è condiviso ma ad appannaggio di pochi.
A Cortona il 2019 ci ha regalato una nuova amministrazione comunale, nuova nel senso pieno del termine se si considera che per 73 anni hanno governato i partiti di sinistra prima e di centro sinistra poi. La maggioranza dei cittadini cortonesi votanti hanno deciso che era il momento di cambiare e in Luciano Meoni hanno individuato la stella polare che deve tracciare il cambiamento.
Sono trascorsi ormai sei mesi dall’inizio del cambiamento e, come è usuale in democrazia, è utile e necessario fare una riflessione su questi primi 180 giorni di mandato ( invero sono un po’ meno).
Premetto che il ragionamento esula da critiche partitiche e sarebbe stato analogo nell’approccio anche se il centro sinistra avesse continuato la sua egemonica amministrazione. Non mi appartiene il tifo da stadio traslato in politica: il gioco del pallone per i tifosi resta un gioco, dove vincere è prioritario su tutto, a prescindere; in politica il tifo è pericoloso perché annebbia la vista e le capacità critiche sulle scelte fatte dalla “politica”, scelte che condizionano pesantemente la nostra vita quotidiana con conseguenze che, nella storia dell’umanità, hanno avuto epiloghi veramente drammatici.
Lo Statuto del Comune di Cortona nell’art 34 ( Il programma di mandato) prevede che la nuova amministrazione entro 3 mesi dall’insediamento del nuovo consiglio definisca le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Tale incombenza è stata assolta nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2019, rivedibile con calma su Youtube streaming consiglio comunale dal minuto 2.59.00 della registrazione.
E’ evidente, e non può essere altrimenti, che con l’Art. 34, gli estensori del regolamento, volessero rispondere alla sacrosanta necessità di dare un significato prospettico ad ogni mandato del nuovo consiglio: la visione futura di come vogliamo il nostro territorio, di cosa proponiamo per il futuro ai nostri concittadini, di come vogliamo risolvere i problemi “atavici” che attanagliano le nostre frazioni, il centro storico e la montagna cortonese, sono tutti elementi che dovrebbero con forza e chiarezza comparire nella relazione programmatica attuativa dell’Art. 34 dello statuto.
La relazione dovrebbe essere ricca innanzitutto dei principi ispiratori l’agire futuro dell’amministrazione, dovrebbe essere chiara la strategia per risolvere i problemi tanto sventagliati in campagna elettorale, dovrebbe, in altri termini, delineare con chiarezza la Cortona che vorrei … andate a riascoltare la relazione e ditemi se si capisce la strategia della nuova amministrazione!!
Per Cortona si parla in modo vago e nebuloso di Cortona Sviluppo e l’ espansione della attività convegnistica, della chiusura del Mix Festival sostituto da un qualcosa di molto importante grazie all’apporto dell’Assessore Attesti (ma di cosa???), la creazione del premio San Marco d’Oro (l’altra santa di Cortona è già stata utilizzata con la Margherita d’oro) e della valorizzazione della zona archeologica … e il problema del centro storico, del suo ripopolamento, dei parcheggi che limitano il flusso dei turisti in determinate ricorrenze se non con l’utilizzo del Parterre, della possibilità di creare nuove realtà produttive a Cortona sia di tipo tradizionale, quali artigiani di vari settori, sia innovative con le nuove “industrie” informatiche e tecnologiche; e ancora la riapertura dell’Ostello della gioventù, la utilizzazione del vecchio ospedale che, pur se di proprietà della provincia, è facente parte del patrimonio della cittadinanza, la riapertura del Circolo Operaio, sono stati argomenti neanche sfiorati nella relazione. Unico riferimento temporale fatto è stato quello ad una nuova ztl per Cortona da attuare entro un mese e mezzo (15 novembre) … ad oggi niente!!!
Per Camucia si è fatto riferimento prioritariamente a due aspetti: la zona della Maialina che verrà, in perfetta continuità con il passato, adibita a minuscolo parco pubblico e l’aumento dei parcheggi utilizzando la forma a lisca che ne aumenta il numero. Per inciso i lavori alla maialina dovevano riprendere da Novembre … ad oggi niente!!! Questa è la visione futura per Camucia … di fatto con la creazione di una nuova struttura per un supermercato in quella zona non solo si proseguirà nello scriteriato modello precedente di accentuazione del concetto di dormitorio per Camucia, ma si enfatizzerà notevolmente questa delocalizzazione di interessi ai due lati esterni, lungo la direttrice della SR 71, della frazione più importante del Comune di Cortona, impoverendo ancora di più il centro della cittadina. I riferimenti alle altre frazioni ( in particolare Terontola e Mercatale) sono stati di mera superficialità e inconcludenza confermando grandi ma abbozzate idee senza concretizzare niente di ciò che la nuova amministrazione ha intenzione di realizzare nei cinque anni di governo. Analoga incertezza è estendibile alla montagna cortonese … a proposito di percorsi trekking, si ricorda che già nel 2007 l’allora amministrazione comunale pubblicò un libretto con dettagliati percorsi non solo per la montagna cortonese… perfetta continuità. Sanità e sociale sono stati gli ultimi due argomenti toccati.
Rivedendo e riascoltando per la seconda volta la relazione programmatica, confermo la mia assoluta insoddisfazione, proprio perché non si capisce con chiarezza cosa da grande vorrà fare l’amministrazione attuale e analoga insoddisfazione per l’ inesistente contraddittorio da parte della minoranza, che si è limitata a sottolineare che opererà una attenta azione di controllo … ma io mi chiedo: Controllo su cosa ???
Quello che ad oggi rimane, dopo le feste natalizie, è la conferma della “familiarità” dell’approccio della nuova amministrazione per le manifestazioni “turistiche”. Con familiarità, come altrove ho già descritto, intendo il passaggio di offerta “culturale” da un pubblico esterno alla città e al territorio (il cosiddetto turismo di qualità) ad un pubblico del territorio con l’esibizione di artisti del luogo e scolaresche: è una scelta che in parte condivido, ma che non può essere l’unica direttrice percorribile in un contesto di internazionalità che Cortona ad oggi ancora vanta, considerando anche gli alti costi sostenuti. Con i genitori, parenti e amici degli esecutori degli spettacoli si riempiono le piazze, ma si impoverisce l’immagine della città. Anche io continuerò l’opera di attento controllo, a prescindere dal colore politico, nella certezza che le osservazioni siano valutate comunque con interesse e attenzione da chi governa in quanto mosse non da volontà di distruggere ma da speranza di costruire p>