Per il Sindaco a Cortona una contesa al cardiopalma

Si è chiusa la fase relativa alla presentazione delle liste elettorali e dei candidati a sindaco al comune di Cortona, con qualche sorpresa che renderà il risultato elettorale del 26 maggio prossimo ancora più incerto di quanto si potesse immaginare. Se consideriamo i candidati a sindaco che sono 4 e le liste civiche  e di partito 10, possiamo immaginare che non sarà facile per nessuna coalizione vincere al primo turno.

Perché ? Se pensiamo che nella prima repubblica le liste in genere erano quelle dei partiti storici, quindi 6 al massimo 7, ma con un sistema proporzionale, senza premio di maggioranza e  30 consiglieri comunali da eleggere, è evidente che lo spazio politico ed elettivo era maggiore di quello di adesso, a causa dell’attuale legge elettorale, che ha introdotto l’elezione diretta del sindaco, il premio di maggioranza, ma ha ridotto a 16 il numero di consiglieri da eleggere.

Ho sempre ritenuto che la riduzione a 16 del numero dei consiglieri, quindi la metà rispetto agli anni che vanno dal 1946 al 1995, penalizza fortemente Cortona in quanto non garantisce la rappresentanza di un territorio così vasto, con così tante frazioni, per una popolazione di 23.000 abitanti circa e secondo comune della provincia di Arezzo. L’assenza delle circoscrizioni mette maggiormente in evidenza che il territorio comunale è diversamente trattato in quanto i centri minori spesso non hanno riferimento alcuno e l’istituzione dell’assessorato alle frazioni non ha funzionato. L’unico punto di collegamento fra amministrazione comunale e territorio sono le pro-loco che colmano in parte questa lacuna.

Dei quattro candidati a sindaco, sicuramente tre passeranno eletti in consiglio comunale per effetto dell’attuale legge, quindi i posti disponibili rimangono 13 per 10 liste e se attribuiamo ai maggiori partiti tradizionali un po’ di seggi ciascuno ( PD, Lega,Forza Italia, 5 Stelle ecc…), va da se che diverse liste rimarranno a secco di rappresentanza consiliare, anche perché vige lo sbarramento al 3 % dei voti per partecipare alla ripartizione dei seggi. Ciò finirà inevitabilmente per favorire i partiti maggiori nel computo dei seggi da assegnare e mi rafforza nella convinzione che qualcuno ha sbagliato i conti e che forse meno liste più concentrate e meglio caratterizzate da un punto di vista politico, avrebbero assolto meglio alla formazione di una coalizione, più omogenea quella del centrodestra e meno rappresentativa del proprio schieramento quella del centrosinistra, dove noto la presenza a livello individuale di qualche esponente di sinistra qua e la, ma non sotto un progetto politico specifico ecologista e di sinistra e così tutti quelli che per anni hanno parlato in modo dispregiativo delle stampelle, ora ne vedranno in giro di più.

Quello che sarà poi il peso dei candidati a sindaco in queste elezioni, lo vedremo in base al numero di voti che potranno portare a livello personale e penso che in questo il candidato del centrosinistra sia avvantaggiato rispetto agli altri, anche perché il programma elettorale presentato è più articolato e soddisfacente di quello degli altri concorrenti. Sarà una elezione al cardiopalma e finirà sul filo di lana, così la vedo io !

                                                                 Doriano Simeoni