Il gruppo consiliare ha depositato una mozione per impegnare il Consiglio Comunale: a 80 anni dalle leggi razziali, lo spettro dell’intolleranza non è ancora svanito.
In vista del prossimo Consiglio Comunale, il gruppo consiliare PD-Insieme per Cortona ha depositato un Ordine del Giorno firmato da tutti i suoi componenti per chiedere, come avvenuto in tante altre Amministrazioni, che il Consiglio Comunale di Cortona si esprima sulla concessione della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre.
Tra gli ultimi testimoni in vita della Shoah in Italia, Liliana Segre è nata a Milano il 10 settembre 1930. A causa delle leggi razziali fasciste, all’età di 8 anni fu costretta ad abbandonare la scuola elementare. Il 30 gennaio 1944 fu deportata con il padre in Germania, partendo dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Raggiunto il campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz, fu internata nella sezione femminile. Non ha mai più rivisto il padre, morto ad Auschwitz il 27 aprile 1944. I suoi nonni paterni, arrestati presso Como il 18 maggio 1944, furono uccisi ad Auschwitz lo stesso giorno stesso del loro arrivo, il 30 giugno dello stesso anno.
Dei 776 bambini italiani deportati ad Auschwitz, solamente 25 tornarono dai campi di sterminio; tra loro, la Segre, che solo nel 1990, dopo 45 anni di silenzio, ha cominciato a parlare a studenti e cittadini per raccontare la propria terribile vicenda. Quando fu costruito il memoriale della Shoah nei pressi del binario 21 della Stazione Centrale di Milano, ha chiesto che ci fosse incisa la parola “INDIFFERENZA”: il dramma degli ebrei e di tante altre categorie perseguitate nell’Italia di allora era nato dall’indifferenza di molti italiani che preferirono non vedere.
Divenuta senatrice a vita, la Segre ha sostenuto la costituzione di una “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, approvata il 30 ottobre 2019. A seguito di quella votazione, le minacce e le intimidazioni nei suoi confronti sono aumentati al punto tale che a partire dal 6 novembre 2019 il Prefetto di Milano, di concerto con il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, ha concesso alla Sen. Segre una scorta.
Cortona porta innumerevoli cicatrici legate alla storia delle deportazioni e dell’occupazione nazifascista che ne fu promotrice: più di 40 civili inermi sono stati assassinati nelle rappresaglie tedesche, mentre ci sono stati anche cortonesi deportati, tra cui Renato Mariotti, prigioniero a Mauthausen ed Ebensee.
Il Comune di Cortona ha dedicato alla memoria dell’Olocausto numerose iniziative, in particolare rivolte alle scuole, come la partecipazione al Treno della Memoria e l’incontro pubblico con il sopravvissuto Nedo Fiano (1999).
Tenendo presenti queste premesse, la concessione della cittadinanza onoraria alla Sen. Segre rappresenterebbe un atto coerente con il nostro passato e significativo per il nostro futuro.