Le osservazioni del gruppo consiliare PD-Insieme per Cortona rispetto alla variante al Piano Regolatore sull’area Via Gramsci-Via Sandrelli sono già state fatte nella sede opportuna, cioè il Consiglio Comunale dello scorso 30 settembre. In quella occasione, la maggioranza ha votato l’atto di indirizzo che ha aperto la strada alla costruzione di un ulteriore supermercato in un’area residenziale, vicina a strutture per l’infanzia e con rilievo archeologico. Tuttavia, non si è assunta la responsabilità delle proprie scelte, perché evidentemente era più comodo addossare la colpe alle Giunte precedenti. Ci troviamo pertanto costretti a fare chiarezza, perché la scelta è tutta dell’Amministrazione Meoni: se si chiede una variante al Piano Regolatore (noi la bocciammo), è perché lo si vuole modificare e compiere un intervento urbanistico prima non consentito.
Dal comunicato di Meoni si apprende che la costruzione di una “media struttura di vendita”, cioè un nuovo supermercato, sarebbe un “diritto acquisito”. Si tratta di un’affermazione falsa, perché la Delibera di Giunta n° 105 del 2015 che lui cita non autorizzava «la vendita della porzione di terreno di proprietà comunale che, pertanto, nella proposta di variante […] dovrà mantenere l’attuale destinazione urbanistica. […] Le strutture dovranno essere realizzate riferendosi alle tipologie dell’edilizia residenziale». In altre parole, non si permetteva la costruzione di supermercati, ma al massimo di appartamenti. Sono state presentate proposte per la costruzione di edifici residenziali? No, perché in tempi di crisi del mercato edilizio, ci sono molti appartamenti sfitti, anche a Camucia.
L’obiettivo è evidentemente la costruzione del supermercato, che porterà vantaggi solo ai privati proprietari del terreno. Non si può dire agli abitanti di Camucia che questo intervento va a favore dei cittadini, perché si darà il colpo di grazia al già debole tessuto commerciale del centro abitato più grande. Avendo votato l’atto di indirizzo in questione, la maggioranza ha autorizzato la costruzione di un supermercato dove prima non sarebbe stato possibile, perché non c’erano gli standard minimi di verde e parcheggio. Il fatto che ci fossero le autorizzazioni per la costruzione di appartamenti è vero, ma non ha nulla a che fare con le medie strutture di vendita. Quella in questione è un’area residenziale, vicina a strutture per l’infanzia (giardini, asilo) e di rilevanza archeologica, per di più in un contesto saturo dal punto di vista dell’offerta commerciale. La decisione è tutta loro, e non possono dare colpe alle Amministrazioni precedenti.
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