E’ notizia di questi giorni il via libera della Regione Toscana all’ampliamento dell’inceneritore di San Zeno (Arezzo) per un investimento di 37 milioni di euro che dovrà portare la capacità di incenerimento dell’impianto dalle attuali 46.000 tonnellate/anno a ben 76.000 tonnellate/anno. Una notizia che riguarda tutti noi in quanto indicativa delle scelte politiche che destra e sinistra insieme intendono portare avanti. Noi, come Partito Comunista, ci diciamo apertamente contrari a questa scelta del centrosinistra toscano che, guarda caso, riceve invece un netto apprezzamento da parte della destra aretina. I due schieramenti sono ormai completamente omologati, indistinguibili, per quel che riguarda le scelte strategiche che pesano sulla vita reale dei cittadini. Di fronte a questo marasma proviamo a snocciolare qualche argomento per far sì che, in nostra presenza, i contenuti siano di stimolo al ragionamento per il cittadino, che altrimenti rimarrebbe disorientato o reso insofferente per colpa di chi ha reso la politica una messa in scena totalmente sconnessa dalla realtà.
Un aumento della capacità di incenerire significa:
– non tenere minimamente in considerazione i dati epidemiologici e sanitari che sono emersi negli anni nella zona dell’inceneritore
– non tenere doppiamente in minimo conto il fatto che negli ultimi anni di crisi economica del capitalismo abbiamo assistito ad una riduzione dei rifiuti
– inserire un elemento in contraddizione con la scelta che noi comunisti auspichiamo in tema di rifiuti, ossia spingere con tutte le nostre forze verso una ulteriore riduzione dei rifiuti, verso la raccolta differenziata ed il riciclo.
A fronte di quei 37 milioni di euro bruciati in un inceneritore, noi proponiamo la creazione di posti di lavoro nel settore del riciclo e dello smaltimento, proponiamo politiche di risparmio e di salvaguardia dell’ambiente che, a differenza di questa destra e questa sinistra, mettano al primo posto il territorio e le persone piuttosto che gli sprechi ed i profitti di pochi.
Ritengo che in questa campagna elettorale questo tema debba essere discusso a livello locale dove vanno fatte scelte forti per portare il Comune di Cortona nella decenza, con percentuali di raccolta differenziata non inferiori al 75%.
Non mi aspetto risposte dirette dalla attuale maggioranza di centrodestra come nemmeno dal centrosinistra, del resto al governo di Cortona abbiamo la Lega, che fino a poco fa proponeva la fine della raccolta porta a porta, una logica la cui arretratezza è in linea con il sapore medievale di quella forza politica.
Sappiamo bene che assieme ai rifiuti a molti sia capitato di incenerire anche la propria autorevolezza politica, e questo è per noi un buon motivo per rimarcare le differenze tra chi fa militanza rimanendo a contatto con la realtà della carne viva delle persone e chi insiste a fare gli interessi di pochi a discapito di molti, dell’ambiente e del territorio.
Andrea Mazzeo – Partito Comunista
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