Ad oggi e cioè a pochi giorni dall’ inizio del mese di dicembre, non è stata completata la vaccinazione antinfluenzale nel comune di Cortona così come nel resto della provincia di Arezzo e della Toscana e molti cittadini stanno aspettando di essere vaccinati, compresi gli anziani over 65, quando invece sarebbe dovuta essere terminata. Mancano i vaccini della normale influenza anche in Toscana e questo fa preoccupare medici e famiglie in vista del picco della stagionale malattia che si potrebbe verificare nel mese di gennaio 2021, incrociandosi pericolosamente con l’ infezione del Covid 19 ed a cui gli ospedali potrebbero non far fronte.
Questa disorganizzazione della sanità Toscana, è la coda della cattiva gestione da parte dell’ ex assessore alla sanità Saccardi, adesso assessore all’agricoltura ( grosso neo, secondo me, della giunta Giani, perché se la Saccardi avesse fatto bene, sarebbe dovuta essere riconfermata alla sanità e non mandata all’agricoltura perché imposta politicamente da Italia Viva ) , che come nel resto d’ Italia ha tagliato servizi, personale e posti letto in tutti gli ospedali del territorio a vantaggio della sanità privata e questo purtroppo, come ricordava un articolo del quotidiano La Repubblica, particolarmente ad Arezzo.
Se moltiplichiamo i tagli alla sanità pubblica della Valdichiana, che ha visto passare i posti letto da circa 125 a poco più di 70, una cronica mancanza di personale medico, tecnico e amministrativo, con il depotenziamento del laboratorio analisi e servizi territoriali, oltre a quelli ospedalieri per tutto il territorio nazionale, viene fuori che in 10 anni sono stati fatti tagli per circa 37 miliardi di euro. Naturalmente le responsabilità di questa grave situazione che ci ha visti impreparati per affrontare la pandemia di Covid 19, è da distribuire equamente fra i principali partiti e cioè Lega, Forza Italia e PD che hanno governato in questo periodo storico, in modo diretto o indiretto ( governo Monti ). Non è un caso che nelle ultime settimane calino nei sondaggi tutti i grandi partiti e crescano invece i piccoli, che non hanno responsabilità alcuna. Infatti i cittadini in generale negli anni scorsi non hanno votato per chi chiedeva di sostenere la sanità pubblica, la scuola pubblica e le politiche in favore dell’ambiente, ma hanno votato per chi prometteva condoni edilizi e fiscali, sanatorie e riduzione delle tasse a chi non ne aveva bisogno, insomma a chi parlava al portafoglio e non all’interesse generale.
In Italia mancava un piano nazionale di prevenzione dalle pandemie dal 2006, perché il vecchio piano non era stato aggiornato e questo gravissimo fatto dovrebbe far riflettere governo e forze politiche sulla necessità di cambiare rotta per quel che riguarda le politiche nazionali sulla sanità, scuola, lavoro, trasporti e ambiente, in quanto periodicamente si presentano questi scenari come fu per la SARS, l’ aviaria o la mucca pazza e altre epidemie.
Certamente questa del Covid 19 è una lezione che non potremo dimenticare, in particolare le nuove generazioni, serve quindi ripensare il modello di sviluppo della società moderna e tecnologica alla luce delle nuove problematiche poste dalla globalizzazione.
Doriano Simeoni
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