Non serviva certo una condanna per attestare le responsabilità politiche del dissesto e l’incapacità totale di amministrare un Comune da parte di Brandi & Co…
Dopo la sentenza di assoluzione nei confronti degli ex amministratori castiglionesi, ci è toccato assistere a commenti, foto e festeggiamenti degni delle più sensazionali vittorie sportive.
Al di là della legittima soddisfazione di chi ha scampato un pericolo personale, risulta difficile comprendere le ragioni di tanto entusiasmo.
E’ bene che tutti ricordino che si trattava di un procedimento penale per alcuni singoli episodi sui quali erano stati ipotizzati i reati di truffa e falso, non di un giudizio sulle colpe relative al dissesto. Nessuno ha negato (e come sarebbe stato possibile, d’altronde?) che gli amministratori abbiano gestito in maniera pessima e fallimentare la nostra città.
Perché il dissesto c’è stato eccome, lo ha chiaramente dichiarato il Ministero nel momento in cui ha di fatto commissariato il nostro Comune, e le conseguenze sono state drammatiche:
c’è chi ha perso il lavoro, ci sono imprenditori che hanno dovuto rinunciare alla metà dei propri crediti, c’è una intera popolazione che si è vista elevare al massimo le tasse per consentire di chiudere la voragine lasciata da questi signori.
Quei brindisi e quei propositi di riscossa ci paiono veramente oltraggiosi nei confronti di tutte queste persone.
Ci sembra che questa caduta di stile e questa mancanza di rispetto siano l’emblema di quanto avvenuto per anni a livello amministrativo, quando si governava con noncuranza e senza la minima considerazione nei confronti di bisogni e diritti della cittadinanza.
Siamo certi pertanto che i castiglionesi, disgustati da questo atteggiamento, se ne ricorderanno al momento debito.
Senza dimenticare che tuttora è pendente un procedimento verso Brandi & C. di fronte alla Corte dei Conti, sul quale avremo cura di tenere aggiornati i castiglionesi.
Per cui abbiamo la convinzione che questi festeggiamenti siano paragonabili ai Baccanali, i riti orgiastici che venivano svolti nell’antica Roma: eccessi immondi e delirio totale, che poi il giorno dopo lasciavano solo un gran mal di testa ai festeggiatori.
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