Venerdì 17 Maggio, alle 18,30 sotto le Logge del Teatro Signorelli, si svolgerà l’incontro dei candidati di Cortona Civica con Marco d’Eramo, filosofo e scrittore.
Si dialogherà di Turismo e dei suoi effetti sul tessuto sociale e economico del Centro Storico.
Lo scopo della serata è quello di fare una riflessione su questa importante risorsa, che crea comunque lavoro, fa girare l’economia, ma che nasconde un lato oscuro che va conosciuto e gestito.
Il turismo è l’industria più importante di questo nuovo secolo, a Cortona come altrove, perché muove persone e capitali, impone infrastrutture, sconvolge e ridisegna l’architettura e la struttura sociale delle città.
Il turismo, oramai unico indotto economico del Centro storico, se non gestito in modo accurato, rischia di trasformare la città in un fondale teatrale su cui si recita la pantomima del finto autentico ad uso e consumo del turista. Dove prima c’erano gli esseri umani, con i loro rapporti, i loro conflitti, le loro relazioni, i loro scambi, insomma c’erano i cittadini, ora ci sono i villeggianti. In poche ore fotografano con lo smartphone al massimo un paio di palazzi storici, una Piazza e due vie. Marcano su Instagram il loro passaggio con un selfie e si avviano verso una nuova meta turistica. Il tutto anche nello stesso giorno. Dove prima c’erano i negozi, gli artigiani, i laboratori, gli uffici, ora fioriscono paninoteche, gelaterie, negozietti di prodotti più o meno tipici, souvenir, pashmine e braccialettini a pochi euro.
E le persone che vivevano nei centri storici? Molte case sono state trasformate in B&B vista l’alta redditività e il nascere di network (come Airbnb) grazie ai quali si affitta ai turisti facendo concorrenza agli alberghi.
Cortona, dunque, si risveglia ad un tratto completamente smarrita e si chiede chi è, cos’è diventa e cosa vuole diventare.
Ripopolamento dunque, lavoro, economia e società. Questi i temi che saranno affrontati.
Tutti i cittadini sono inviati a partecipare ed intervenire.
“Il turismo uccide la città in modo più sottile, svuotandola di vita, privandola dell’interiore, proprio come nella mummificazione, facendola diventare un immenso parco a tema, un’immensa Disneyland storica, in una sorta di tassidermia urbana”
Marco d’Eramo
Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” e “Mondoperaio”, e collabora con “il manifesto”. Tra le sue pubblicazioni: I nuovi filosofi (Lerici, 1978), L’immaginazione senza potere, mito e realtà del ’68 (Mondoperaio, 1978), la cura di La crisi del concetto di crisi (Lerici, 1980), Gli ordini del caos (manifestolibri, 1991), Via dal vento. Viaggio nel profondo sud degli Stati Uniti (manifestolibri, 2004) e, con Feltrinelli, Il maiale e il grattacielo (1995) e Lo sciamano in elicottero. Per una storia del presente (1999). Il selfie del mondo. Indagine sull’età del turismo (2017)
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