È noto, ahimè, che i programmi elettorali spesso risultano fogli scritti per adempiere ad una richiesta formale e poco più. È altrettanto evidente che invece dovrebbero rappresentare la colonna vertebrale della politica amministrativa, del fare per il bene comune, sia per la compagine vincente che per quella perdente, in una ottica diversa, non di amministrazione, ma di controllo e confronto.
Proprio recentemente sono usciti due bandi, tra i tanti, della Regione Toscana i cui fondi avrebbero potuto finanziare alcuni interventi urgenti che interessano il nostro territorio. Il primo riguarda il recupero delle mura storiche delle città toscane, il secondo invece concerne interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali toscani.
In campagna elettorale, tra le varie “promesse” fatte tramite il programma, era stato dichiarato, una volta vinte le elezioni, “Un apposito ufficio dovrà farsi carico di esplorare e valutare tutte le possibilità di attingere a contributi della Comunità Europea inerenti i vari progetti da realizzare”. È vero che nel programma non si parla di Regione Toscana, ma si può serenamente affermare che, se pensiamo ai finanziamenti europei, ancora di più dovremmo mettere attenzione a quelli della Regione. Non abbiamo idea se questo ufficio è stato istituito e se l’eventuale sua costituzione abbia portato i frutti sperati. Visto che nulla è stato sbandierato nei social, come è consuetudine di questa amministrazione, si presume che nulla sia stato fatto.
Questa premessa è necessaria per rafforzare ancora di più il malcontento che possiamo manifestare in merito ad alcune problematiche concernenti il nostro territorio. In particolare ci riferiamo alle mura che circondano la città per quasi tre chilometri e che sono considerate universalmente una delle attrattive principali in ambito turistico. Ad oggi, dopo anni di incuria, sono in uno stato di abbandono completo. Non si tratta solamente delle erbacce che attecchiscono sulle mura, che per alcuni richiamano poetiche visioni, ma per gli arbusti che crescono vigorosi e che con le proprie radici mettono a forte rischio la stabilità stessa delle mura. Siamo consapevoli che questo è un problema di antica data, ma è ovvio che ci si rivolga a chi oggi guida l’amministrazione comunale per risolverlo, anche in considerazione che c’è la ghiotta opportunità di ricevere sostanziosi finanziamenti.
Ma perché non si partecipa ai bandi? Al momento questo non lo sappiamo. Ci auguriamo anzi che l’attuale amministrazione abbia già presentato un accurato e lungimirante piano di riqualifica e rilancio delle antiche mura di Cortona. Certo che per partecipare ai bandi, normalmente, occorrono progetti accurati e significativi, che giustifichino il finanziamento. Progettualità e capacità di visione futura … doti che forse non appartengono a questa amministrazione … noi ci auguriamo il contrario.
Fabio Comanducci per Il pungiglione
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