Il 20 e il 21 settembre prossimo, saremo chiamati al voto per le elezioni regionali in Toscana, in altre regioni e circa mille altre città, forse ( perché ancora non è sicuro ) anche per il referendum costituzionale per la riduzione dei parlamentari rinviato a causa del coronavirus.
Non mi era mai capitato di vedere tanta incertezza e confusione in una competizione elettorale come quella in cui saremo chiamati ad esprimere il nostro voto fra poco più di un mese e mezzo. La Toscana avrà complessivamente 13 collegi elettorali, per eleggere 40 consiglieri regionali e il presidente, fra le liste che otterranno il maggior numero di voti a condizione che superino il 40 % dei voti, sennò si va al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto più voti.
La partita si giocherà fra il candidato del centrosinistra Giani e la candidata Ceccardi per il centrodestra, gli altri candidati e liste lotteranno per ottenere un seggio in consiglio regionale. La distinzione dei programmi elettorali delle coalizioni fra partiti, movimenti e liste civiche, non è così netta come lo era in passato, per cui il cittadino elettore dovrà faticare molto per capire a chi dare fiducia. Ad esempio sulla questione più spinosa e che assorbe l’85% del bilancio regionale e cioè la sanità, i programmi del centrosinistra e del centrodestra si assomigliano, lo si evince anche dal dato del 2019 che ha visto un incremento del fatturato della sanità privata del 30%, naturalmente a scapito di quella pubblica, che ha visto una riduzione drastica di posti letto, di servizi e allungamento delle liste di attesa oltre all’aumento delle convenzioni con i privati sia nella sanità che nel sociale ( lo abbiamo sperimentato anche nella nostra zona e provincia ) e così come sul problema delle cave di marmo di Massa Carrara o sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze.
Si voterà anche ad Arezzo che è una delle 6 città capoluogo conquistate dal centrodestra in Toscana negli ultimi anni, a fronte delle 4 rimaste al centrosinistra, in una partita strana e difficile da decifrare, primo perché si riparte dagli stessi temi della volta scorsa e cioè le buche sulle strade, la prostituzione e la delinquenza e spaccio di droga nelle solite zone come Saione, il Pionta e Campo di Marte ( ciò dimostra che chi dice di avere le bacchette magiche per risolvere i problemi, mente sapendo di mentire ! ) e secondo perché le coalizioni che si contendono il comune sono tre, quella guidata dal sindaco uscente Ghinelli per il centrodestra, quella guidata da Donati per il centro e liste civiche e Ralli per la coalizione del centrosinistra. La presenza di altri candidati e liste alle comunali rende ormai certo il ballottaggio come la volta scorsa. Ghinelli ha una coalizione meno unità della volta scorsa, fatta di tanti personalismi e soprattutto potrebbero incidere le vicende giudiziarie che hanno toccato i propri rappresentanti negli enti e istituzioni, ma anche per Ralli sarà dura perché era responsabile regionale della sanità del PD e quindi potrebbe pagare il prezzo per chi ha ridotto i servizi sanitari ( es. il Dott. Desideri ci ha preso un pò in giro a tutti ! ) e il fatto che De Robertis e Ceccarelli non hanno mosso un dito per difendere l’ospedale S.Donato e le zone, in particolare quella della Valdichiana, che ci è costata anche la perdita del comune di Cortona.
In questo marasma generale, parlando con qualche cittadino, ti accorgi che gli elettori sono disorientati, hanno perso i punti di riferimento e non riescono più a cogliere con chiarezza le diversità dei programmi ( ormai su tanti temi c’è l’omologazione ), sintomo di una società che va avanti per forza d’inerzia mancando chi, uomini e forze politiche, ha la capacità di parlare chiaro ma di essere anche coerente con le decisioni che prende, di non ammettere di aver sbagliato e di non chiedere mai scusa per gli errori commessi, soprattutto quando ti costano la perdita del tuo comune.
Pochi hanno la certezza di chi votare e molti sono invece quelli che vorrebbero votare per quella lista, ma però gli piacerebbe quell’altro candidato, ma il cuore ti porterebbe a votare diversamente e la testa ti dice, guarda che quello è più coerente degli altri, ne concludo che in parecchi saranno portati a dare il voto disgiunto e questo potrebbe fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta.
Doriano Simeoni
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…