“Cortona Patria Nostra”, anche dopo le elezioni amministrative, continua il suo impegno nel territorio. Riparte dal 3% dei voti conseguito faticosamente in una competizione elettorale difficile e complessa nella quale ha prevalso sui contenuti e sulle proposte una fortissima voglia di cambiamento. Continua affinché il cambiamento reclamato dai cittadini non sia soltanto annunciato e di facciata ma autentico e sostanziale. Siamo nati, un anno prima delle elezioni, per dare una speranza a Cortona e per proporre un progetto politico originale che consentisse di amministrare con una mentalità nuova, con altri valori, dando risposte concrete ed offrendo soluzioni accettabili ai mali endemici che affliggono il nostro territorio. La nostra non è stata una battaglia ideologica, non ci siamo rinchiusi all’interno degli steccati angusti elevati dai partiti, la nostra è stata una battaglia durissima condotta a tutto campo per combattere le consuetudini, le clientele, un modo antico di concepire la politica che unisce, purtroppo, i due maggiori schieramenti che si sono confrontati alle elezioni. E’ un filo indissolubile di continuità che avremmo voluto recidere perché il vero problema di Cortona era e rimane proprio questo: garantire una discontinuità autentica con la precedente Amministrazione.
Ci siamo meritati il rispetto degli avversari e agli elettori avevamo promesso che avremmo contribuito, senza nulla chiedere, al cambiamento. La nostra esclusione dalla coalizione di Centro Destra trova una logica ed una sua plausibile giustificazione nelle prime scelte di questa Amministrazione che ci lasciano fortemente perplessi.
I primi vagiti del nuovo governo locale ci hanno deluso: il “governo delle Destre”, come viene chiamato in maniera impropria e superficiale da qualche esponente di Sinistra che deve imparare in fretta il ruolo nuovo ed inedito dell’opposizione, non sta producendo gli effetti auspicati ed attesi.
Ha prevalso la voglia di prendere le distanze dalla precedente amministrazione con dichiarazioni anche roboanti ma proprio nulla è cambiato.
Sono rimasti intatti, per piazzare gli amici degli amici, i carrozzoni come “Cortona Sviluppo” che noi volevamo eliminare, avviando un percorso di graduale dismissione.
Sono stati nominati con curiose delibere ed in modo discutibile esperti che presteranno la loro opera gratuitamente ma con rimborso spese.
E’ stato nominato un addetto alla comunicazione, non tenendo conto delle professionalità presenti all’interno dell’Amministrazione da valorizzare e da utilizzare.
Sono stati fatti proclami sul taglio e la riduzione delle spese il più curioso e singolare dei quali è l’eliminazione dell’auto blu comunale, obsoleta e con centinaia di migliaia di chilometri all’attivo, con valore commerciale pari a zero.
E’ stata fatta un’ordinanza sui fossi per responsabilizzare i cittadini ed annunciare sanzioni, quando il primo Ente “irresponsabile” è lo stesso Comune che non riesce a tenere in ordine, come dovrebbe, quelli di sua competenza.
Sarebbe stato più opportuno invitare, con un comunicato stampa, i cittadini a profondere un maggiore impegno, divulgando la mappatura dei fossi più importanti la cui manutenzione è affidata al Consorzio Valdarno Nord, uno dei 6 Consorzi associati ad ANBI Toscana (Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni) e continua ad essere effettuata in maniera imbarazzante.
Il Comune, in questo modo, disorienta i cittadini che non hanno la possibilità di capire quale sia la competenza effettiva del singolo “fosso”, caricandoli dei costi per lo smaltimento di rifiuti speciali rinvenuti.
L’intervista rilasciata dal nuovo sindaco in materia, che annuncia rigore ma anche “comprensione”, in questa prima fase, è un campionario d’ipocrisia e rappresenta un invito esplicito alla Polizia Municipale a non applicare sanzioni nelle prime settimane dell’entrata in vigore dell’ordinanza.
Prima di coinvolgere i cittadini occorre che le strutture preposte siano efficienti, garantiscano le dovute prestazioni, assolvano i compiti di competenza e facciano il loro dovere.
Cortona, Città delle arti e dei Mestieri, continua ad ospitare la Mostra Nazionale del Mobile antico e l’Amministrazione Comunale ha voluto convocare una conferenza stampa in Regione per annunciare questa importante manifestazione.
Lo scenario, però, è malinconico perché sono scomparsi nel nostro Comune gli artigiani restauratori, mancano le idee e nulla, proprio nulla, viene messo in campo per rilanciare questa attività.
Le urgenze nel nostro territorio continuano ad essere importanti, le frazioni si sono sviluppate in maniera disarmonica e disordinata, langue l’economia, le attività commerciali sono in sofferenza.
Per questo avevamo chiesto un segnale importante ed auspicato: l’abolizione della sosta a pagamento davanti ai negozi di Terontola e Camucia e la sua regolazione con disco orario.
Sotto il profilo della sicurezza i nostri supermercati continuano ad essere presenziati da extracomunitari invadenti che molestano la clientela, si impadroniscono dei carrelli e fanno il bello e cattivo tempo.
Loro si che avrebbero meritato un’apposita ordinanza!
Chi scrive ha denunciato questa situazione intollerabile ed è stato fatto inquisire dalla precedente Amministrazione per istigazione all’odio razziale.
Anche la nuova Amministrazione, per nulla originale, annuncia curiosamente il ricorso alla giustizia per mettere a tacere le voci dissonanti e chi osa muovere critiche fondate.
Sono segnali pessimi, sono segnali inquietanti, sono segnali imbarazzanti che rivelano debolezza e grande inconsistenza.
Crediamo che i cittadini aprano presto gli occhi e continuiamo ad aspettare provvedimenti importanti in linea con il nostro progetto politico ricco d’idee e di soluzioni.
Alcuni mesi fa i nuovi amministratori annunciarono in un clima di comprensibile trepidazione il ritrovamento delle ossa di un Mammut.
Le ossa si sono rilevate molto meno illustri e preziose.
L’animale non era “preistorico” (…) ed è finito nel dimenticatoio in un silenzio imbarazzante..
Continuano ad essere preistorici certi comportamenti e non sono neppure degni di essere valorizzati in un museo delle idee.
Ci battiamo per affermare altro perché noi siamo altro, siamo “Cortona Patria Nostra”.
Mauro Turenci
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