Ieri, durante una domenica di maggio fredda e piovigginosa come un lunedì novembrino, non avendo di meglio da fare ci siamo messi a leggere l’ennesimo battibecco tra il Primo Cittadino e il PD. Questa volta però, cosa non scontata, il tema ci è parso interessante, poiché verteva sul disavanzo ormai certo e acclarato della Cortona Sviluppo, la ben nota società in house di proprietà del Comune di Cortona.
Il dialogo (se così si può chiamare) tra il sindaco e i consiglieri di minoranza si è svolto secondo uno schema tanto triste quanto ormai consolidato che in sintesi si può riassumere così: i secondi fanno delle domande scomode e il primo invece di rispondere nel merito si lancia in feroci intemerate contro le indicibili colpe che, a suo dire s’intende, gravano sulle spalle dei “comunisti” che avrebbero (mal)governato Cortona!
Ebbene, visto che sono trascorsi ormai due anni dalle ultime elezioni amministrative, è giunto finalmente il momento di svelare a Meoni che, seppure sembri ancora incredibile, è stato proprio lui a vincerle e che pertanto oggi non è più il capo dell’opposizione, bensì a tutti gli effetti è diventato il Sindaco di Cortona. Questo non gli dà solo il diritto di fregiarsi della fascia tricolore e di farsi fotografare, petto in fuori e pancia in dentro, accanto al gonfalone comunale con le insegne di San Marco, preferibilmente circondato dalle forze dell’ordine che, causa il ruolo ricoperto, non possono sottrarsi.
No, la vittoria alle elezioni comporta anche il dover abbandonare il suo solito linguaggio piccato e aggressivo per sottoporsi democraticamente alle domande dei consiglieri comunali e perfino (udite udite!) dei semplici cittadini che vogliono capire quello che sta succedendo.
Ci permettiamo pertanto un consiglio. Spieghi signor sindaco alla cittadinanza ciò che è accaduto davvero e come mai Cortona Sviluppo si trova in questa situazione critica e per cortesia lo faccia in maniera circostanziata, entrando nel merito ed evitando di appigliarsi a difficoltà generiche come quelle legate al covid o a mutui pregressi che, non avendo mai creato problemi in passato, con tutta evidenza non possono neppure essere la causa dei mali attuali. Soprattutto spieghi cosa intende fare in futuro perché il problema non si ripeta e si aggravi. Il compito di un amministratore pubblico è questo.
Con la solita immutata stima.