Il video realizzato e messo in Rete dal nostro portavoce Matteo Scorcucchi, che esprime le nostre perplessità sui costi di realizzazione della nuova biglietteria del parco archeologico del Sodo, è sulla bocca di tutti e ha scatenato la reazione dell’Amministrazione Comunale.
L’opera è costata 357.000 .mila euro e questa non è né una bufala né una post verità, ma un dato di fatto documentato. Poniamo anche il caso, tutto da verificare, che i costi dell’opera risultino adeguati, allora proponiamo questa riflessione: era proprio necessario per realizzare una biglietteria prevedere un’opera così impegnativa economicamente in un momento come questo, dove vi sono molte altre priorità per il nostro territorio? Poteva essere realizzata con una spesa minore e sempre con gli stessi standard qualitativi e di efficienza?
Inoltre quale sarà l’organico del personale e l’orario di apertura di tale biglietteria? Per il solo accesso al Melone o anche di altre strutture o musei?
Non vorremmo che poi una banale macchinetta di bigliettazione automatica posta di fronte alla struttura rimedierà alla possibile mancanza del personale
A noi del MoVimento 5 Stelle sono sorti questi interrogativi che vorremmo condividere con tutti i cittadini cortonesi dato che si parla di come vengono spesi i loro soldi. Mentre, per quanto riguarda l’effettiva valutazione dei costi congrui o meno dell’opera ci sarà modo e tempo per verificare il tutto da parte di chi ha la competenza per farlo, dandone poi informazione ai cittadini.
Vogliamo ricordare al sindaco, il quale nella sua replica vorrebbe far credere un grande interesse da parte sua e del suo partito nelle opportunità che l’archeologia può offrire a Cortona, che le Amministrazioni Comunali, presenti e passate, non hanno dato la stessa importanza a tutti i patrimoni archeologici rinvenuti nel territorio cortonese.
Basti per tutti la differenza con cui sono state trattate l’area del Sodo, quelle rinvenute negli ultimi trent’anni a Camucia, la Tomba di Mezzavia e il Melone Francois. Nel caso del Sodo si è provveduto, giustamente, a una valorizzazione con la costruzione di un vero e proprio parco archeologico mentre, invece, la tomba di Mezzavia e il Melone Francois giacciono nell’abbandono più totale tra le erbacce e dimenticati da tutti, per non parlare poi delle colate di cemento che sono state fatte fare sopra i rinvenimenti di Camucia dei primi anni ’90 e successivamente nel finire dello stesso decennio.
A noi, per esempio, non sembra che l’Amministrazione Comunale stia dando la giusta importanza ai recenti rinvenimenti archeologici di Camucia in via Capitini e alla Maialina, dove in entrambi i casi aveva già preso provvedimenti che andavano verso nuove colate di cemento sopra quelle aree. E solo grazie al nostro intervento e a quello del Comitato Tutela di Cortona si sono potuti salvare, per adesso, quei rinvenimenti dal cemento e dall’oblio.
Chiariamo infine che non è nostra intenzione mettere in discussione l’importanza che il parco archeologico ha per Cortona e l’intera Val di Chiana, lo dimostra anche il nostro impegno affinché a Camucia vengano valorizzate adeguatamente le recenti scoperte archeologiche, crediamo profondamente nel valore che il nostro patrimonio storico rappresenta, anche per l’economia e i posti di lavoro, pretendiamo però che gli investimenti vengano eseguiti con costi adeguati e, soprattutto, in maniera trasparente.
M5S Cortona
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