Colgo l’occasione dell’avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative per porre l’attenzione su un tema in cui credo sia ancora possibile portare avanti un’azione amministrativa importante e qualificante, anche a Cortona. E’ quello delle disabilità e del superamento di tutte le barriere, fisiche e sociali, che ancora ostacolano il raggiungimento di una reale parità di opportunità fra i portatori di handicap e il resto dei cittadini. Tale questione, pur ricevendo negli ultimi anni un’attenzione crescente, rischia in questo difficile momento di trasformarsi in una delle (purtroppo molte) vittime del patto di stabilità e del progressivo svuotamento delle possibilità di azione degli enti locali
Uno dei limiti ancora esistenti, anche nelle nostre realtà locali, è senza dubbio quello della accessibilità, o quantomeno della fruibilità di tanti spazi e strutture: in questo credo che l’Amministrazione Comunale sia chiamata a compiere ulteriori passi in avanti, prima di tutto per quanto riguarda i luoghi di interesse pubblico e quelli sociali.
Purtroppo tale traguardo necessita ancora di molti interventi. Cito come esempio, senza intenti polemici, nè con il tono della denuncia, ma solo per dare un contenuto concreto alle mie affermazioni, l’edificio dell’Ospedale di Fratta o quello del Distretto socio-sanitario di Camucia, sul quale sarà necessario, al momento in cui tale struttura sarà sottoposta a interventi di riammodernamento per trasformarsi in Casa della Salute, considerare la necessità di dotarla di nuovi e più ampi accessi, o ancora la Sala Pavolini o il Palazzo Comunale al cui interno un luogo vocato all’esercizio dei fondamentali diritti democratici come la Sala del Consiglio non risulta accessibile in autonomia da chi è in carrozzina
Accessibilità e fruibilità sono però due tematiche collegabili anche a un generale miglioramento dell’offerta turistica, che punti a diminuire i limiti per così dire ‘fisiologici’, frutto molto spesso della naturale conformazione della realtà cortonese, in particolare del centro storico, favorendo un aumento di presenze turistiche per quella che potrebbe diventare una città “a portata di handicap”. A tal proposito è assolutamente apprezzabile quanto fatto al MAEC e risulta molto interessante il progetto “TuscanEasy”, portato avanti con grande coraggio dalla società Icaro e da altri soggetti pubblici e privati e diretto a tutto il nostro territorio di vallata, che auspico riesca a ottenere il giusto sostegno
Credo inoltre che la nuova amministrazione comunale dovrà in ogni modo impegnarsi a dare il suo contributo in quella che dovrà essere una vera opera “culturale”, diretta a tutti i cittadini, affinchè la figura del portatore di handicap venga sempre più considerata non come qualcosa di diverso o come un peso, a cui rivolgere a seconda dei casi o la compassione o una sorta di ‘carità’ assistenziale, ma come risorsa per tutta la società, energia da sfruttare e collocare dove meglio possa dare il suo contributo mettendo a frutto le sue potenzialità. Importante anche l’educazione al rispetto, che certo può essere coadiuvata da una più intensa attività di controllo: in questo cito l’esempio, apparentemente banale ma importante, della non invasione dei posti auto riservati ai portatori di handicap, su cui la Polizia Municipale potrà certo intervenire con maggiore impegno
Penso però che per arrivare a rispettare e capire le diversità prima di tutto serva la conoscenza delle diversità stesse e in questo sta il primo passo di questa grande battaglia culturale, che l’ente dovrà portare avanti sia al proprio interno (ad esempio formando il proprio personale) sia all’esterno, dirigendosi verso i propri cittadini
GABRIELE VITI – Sinistra Ecologia Libertà
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Bravo..Bravissimo Gabriele. Come sempre riesci ad essere molto concreto ed incisivo rispetto a queste tematiche. E' vero,anche gli enti locali possono fare molto in merito al problema e NOI sappiamo bene quanto ce ne sia bisogno..Conoscendo la tua sensibilità e quella della Francesca Basanieri sono convinto del vostro prezioso impegno per la comunità Cortonese e non solo. Vi auguro buon lavoro. Piero