Preso atto che il periodo economico di forte crisi nazionale ed europea imponga a tutti noi di fronteggiare duri sacrifici, non ci si abitua mai – e non ci vogliamo abituare – ai tagli sconsiderati che il governo Monti continua a imporre sulle fasce più svantaggiate della popolazione. Per il 2013 è stato prevista una decurtazione di ben 658milioni di euro destinati ai disabili gravi.
Questo è un atto profondamente ingiusto, che non può che farci vergognare agli occhi del mondo. Anche nei periodi più difficili l’attenzione ai diritti dei cittadini in difficoltà dovrebbe rimanere un punto cardine da salvaguardare nelle politiche del nostro paese, ma così non è purtroppo.
In questi giorni sta crescendo la protesta organizzata dai malati di Sla contro i tagli del governo Monti, a dimostrazione di una straordinaria dignità e grande coraggio.
Come sempre i costi della crisi vengono scaricati sui più deboli, e questo non è più accettabile.
Chiediamo che si fermi questa vergogna. L’unica via percorribile per rimettere in sesto l’economia del paese è quella di una patrimoniale che colpisca i redditi più alti, per i quali un aumento di tassazioni graverebbe certamente meno rispetto ai ceti più deboli ed economicamente svantaggiati.
Si taglino le spese inutili, a partire dai miliardi utilizzati per acquistare i cacciabombardieri. E per una volta si provi ad investire sulla ricerca e lo sviluppo, sulla sanità e sul sostegno alle persone disabili, come i malati di Sla che tanto stanno lottando per opporsi all’ennesimo taglio dando a tutti noi un’importante lezione di vita.