Il 4 Dicembre gli italiani saranno chiamati a votare sul Governo Renzi. Il quesito referendario in effetti nonostante le apparenti semplificazioni letterali, è piuttosto complicato. E’ un quesito su temi difficili da comprendere per la gente comune (come me) che giustamente si trova in enorme difficoltà ad argomentare le ragioni del si o del no.
Con la proposta di riforma costituzionale si modificano 40 articoli della Costituzione e sfido chiunque a capirci qualcosa.
A mio giudizio queste materie dovrebbero essere sottratte al giudizio dei cittadini che, grazie a Dio, non sono tutti dei professori di Diritto Costituzionale.
Gli stessi costituzionalisti addirittura sono divisi sulla scelta.
Come può un cittadino normale rispondere ad una domanda così difficile senza provare imbarazzo o frustrazione.
Basta seguire i numerosi servizi televisivi dove la gente comune intervistata sul referendum risponde con argomenti imbarazzanti senza, ovviamente, aver chiara la vera posta in gioco.
L’unica cosa certa è che i prossimi senatori saranno eletti da quei galantuomini di consiglieri regionali, cinquecento dei quali in tutto il territorio nazionale, o sono indagati o sono sotto processo, o sono stati condannati o sono stati assolti (alcuni), per le spese pazze.
Se le cose stanno così quale altro senso può avere questo benedetto referendum?
Niente altro che un si o un no su Matteo Renzi.
E io mi auguro che su questo quesito, molto chiaro in verità, vinca il NO.
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti