La accidiosa replica allo scrivente da parte di Libera Castiglioni non è stata scritta dal suo Presidente Gian Carlo Faralli, ex candidato consigliere alle amministrative castiglionesi, ma è stata scritta da Mario Agnelli. Si capisce dal tono arrogantello, un po’ presuntuoso e decisamente stizzito.
Questo tono meriterebbe una replica dalla forma più morbida e rilassata, meno cattiva… ma a me non riesce.
Mi si accusa di essermi candidato Sindaco nel 2011 e 2012 e di aver perso le elezioni anche perché il programma era di una pagina e dicevo che “c’era il dissesto”.
Il programma era di una pagina (2012) perché rifiutavo i programmi fotocopia offerti in gran quantità dai partiti (2011) tutti uguali per tutti i Comuni tutti irrealizzabili tutti non letti dai cittadini e che contenevano tutte balle da libro dei sogni scritti come una beffa per i pochi lettori.
Poi lo scrivente, come tutti gli altri cittadini, si candida quante volte gli pare.
Mi si accusa di non aver firmato il ricorso per l’ineleggibilità di Bittoni e di aver fatto una brutta figura come Avvocato, e che se fosse stato per me Bittoni sarebbe ancora li.
Non credevo al ricorso, convinto che al governo ci si va con le elezioni non con le cause; ero in buona compagnia ( il Tribunale in composizione collegiale di Arezzo) e sulla circostanza che Agnelli ha sostituito il Bittoni mi ci soffermo tra qualche rigo.
Inoltre mi si dice che non ho fatto mai una proposta, che ho fatto il compromesso storico col PD e si conclude appellandomi con grande classe: banalizzatore seriale, ciambellano del nulla, generale senza esercito e paladino del nichilismo.
Quest’ultimo appellativo è stato senz’altro suggerito al grande Agnelli.
Dimenticavo; l’associazione Libera sostiene con forza che i diecimila euro regalati all’organizzatore del Fair Play sono un investimento e che la Caritas può stare tranquilla perché ci sono le cene di Agnelli.
Bene.
Mario Agnelli siede in Consiglio Comunale, all’opposizione, per 17 anni
Un’opposizione silente, prona alla sinistra che governava indisturbata con il suo complice silenzio..
Agnelli non si accorge che il Comune stava spendendo più soldi di quelli che aveva e non si accorge che il Comune stava fallendo.
Anche alle amministrative del 2011, con me purtroppo in lista, non capisce che la situazione del Comune sta precipitando.
Non ci crede e mi dice, mentre mi sgolavo a dire che eravamo al fallimento, che la situazione non era grave e che era meglio abbassare i toni da gran democristiano.
Poi Il Comune fallisce e lui…non aveva visto nulla.
In diciassette anni.
Agnelli, siccome amante delle voluminose pappardelle programmatiche elettorali, ovviamente non ha fatto nulla di quanto promesso, con le pappardelle, e non lo farà neppure in futuro.
Non lo farà, non solo perché incapace, ma perché passa metà del suo tempo sotto i riflettori e le telecamere convinto di essere una star.
A lui infatti interessano la Caritas, le associazioni, le onlus solo in quanto riflettori della sua immagine e del suo ego smisurato.
A lui non interessa il bene dei cittadini, la rinascita del paese.
Vuole solo far parlare di se stesso convinto di dover percorrere una folgorante carriera politica.
Non so se i suoi elettori lo hanno capito ( la politica a volte è strana), ma purtroppo per i castglionesi le cose stanno così.
Chiudo qui, assicurando Agnelli che ogni volta che vorrò intervenire sulla sua gestione della cosa pubblica lo farò.
E sopratutto voglio finire riconoscendo di aver fatto un grande errore e cioè quello di averlo sostenuto nel 2014, lui e la sua arroganza.
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti
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Condivido in pieno la perfetta radiografia fatta da Nucci sul l'attuale Sindaco di Castiglion Fiorentino. Mi sentirei di aggiungere un' ulteriore sua caratteristica che, solitamente, utilizza per provare a mantenere quei consensi di cui in futuro avrà più che bisogno. Il suo stile e' stato e continua ad essere quello del "dividere per imperare"