L’Unione di Centro Provinciale e Comunale in pieno accordo con i recenti comunicati della Lista Cittadini Uniti per il Bene Comune – Paolo Filippi Sindaco e delle altre liste di opposizione, è sempre più sconcertata di fronte alle repliche del PD Castiglionese. Invece di entrare nel merito delle questioni, di fare luce sul passato, sul dissesto in corso e di spiegare come intende affrontare il futuro per cercare di risolvere i piccoli e grandi problemi della Comunità, il PD Castiglionese si perde ancora dietro agli steccati ideologici di “destra” e di “sinistra”, critica le scelte effettuate dalla Lista Filippi in merito a certi “compagni di viaggio”, pone l’accento sul “contesto di grande (e generale) difficoltà”, come se il richiamo subliminale al detto “mal comune mezzo gaudio” possa giustificare o quanto meno attenuare le responsabilità attinenti l’operato delle precedenti Amministrazioni.
E’ forse di “destra” o di “sinistra” chiedersi come mai non è stata ancora rivista la delibera del Commissario Straordinario n. 8 del febbraio scorso che riduce drasticamente gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali ?
E non ha forse diritto ogni cittadino castiglionese di sapere come mai la società che si occupa del servizio di smaltimento rifiuti è fra i principali creditori del Comune pur avendo egli pagato regolarmente la tassa, anche ora che è aumentata del 40% ? che fine hanno fatto gli introiti ?
E non ha forse diritto ogni cittadino di sentirsi sicuro, di poter contare sulla presenza dell’Amministrazione anche la domenica e i festivi ? allora perché non si rivedono le modalità di turnazione della Polizia Municipale ? perché non si cerca di presidiare meglio il territorio ?
Ci sono tanti piccoli problemi a cui è doveroso dare un segnale. C’è una politica anche delle “piccole cose” che è giusto e doveroso che venga portata avanti. Ma ci vogliono fatti e non polemiche sterili.
Ed il PD Castiglionese ammetta una volta per tutte l’errore fatale che ha commesso: quello di aver sempre rigettato la logica della cosiddetta “gestione familiare” del Comune, cioè di non aver mai voluto operare con la logica del “buon padre di famiglia”, secondo il principio di non spendere più di quello che si ha in (casa) cassa, ma tutta’altro, confidando, appunto, sui famigerati trasferimenti statali (oltre che in altri oneri locali mai pervenuti) e di essersi ritrovato, anno dopo anno, alla fine, e contro ogni più rosea previsione, all’interno di un vicolo cieco.
A nostro avviso la richiesta più urgente a livello locale, così come a livello nazionale, è quella di portare, il più possibile, gli interventi dell’Amministrazione verso una maggiore equità nei confronti dei Cittadini.
Necessita altresì operare, sempre di più, nella direzione della revisione della spesa pubblica (c.d. Spending Review) in un ottica di ottimizzazione e quindi critichiamo fortemente la scelta di cui alla Delibera di Giunta n. 20 del 26/07/12 che affida ad una società esterna compiti propri dell’Amministrazione stessa.
Necessita portare la Pubblica Amministrazione ad una gestione dei Servizi Pubblici che sia la migliore offerta reperita sul mercato.
Necessita riorganizzare la “macchina” comunale, valorizzando, professionalizzando costantemente e, se possibile, premiando tutti quei dipendenti del Comune che ogni volta cercano di offrire il miglior servizio possibile al Cittadino, snellendo nei limite del possibile le pratiche ed offrendo risposte rapide e puntuali.
Solo una buona politica, frutto della condivisione e della partecipazione, può essere risolutiva dei problemi.
[.noresp.]