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Tuscan Sun: una manifestazione di americani per gli americani. E per i cortonesi?

{rokbox title=| :: |}images/leganordtoscana.jpg{/rokbox}Domenica 29 agosto abbiamo letto ne La Nazione un’interessante intervista a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Al cantante è stato chiesto cosa ne pensasse del Tuscan Sun Festival e di una sua eventuale partecipazione alla prossima edizione. Jovanotti ha risposto chiaramente: il Tuscan Sun è poco cortonese ed è anzi un festival di americani per gli americani. In base a queste sue considerazioni e al genere di musica che gli appartiene (il rock and roll), egli esclude ogni sua futura partecipazione, che pure recentemente era stata ipotizzata.

Che Jovanotti abbia ragione pare evidente: è ovvio che, soprattutto in questo momento di crisi economica, soltanto gli americani (intesi in senso stretto e in senso figurato, come coloro che possono permettersi certe spese…) possono assistere ai concerti del Tuscan Sun. Per contro, nella settimana del Festival molti provvedimenti dell’amministrazione comunale paiono subordinati all’iniziativa: per esempio è previsto un turno straordinario dei vigili urbani. A seguito di un’estate non proprio tranquilla (tra risse e atti vandalici), la Lega ritiene invece che il tema sicurezza richieda una maggiore attenzione da parte dei nostri amministratori. Lo stesso mercato che da sempre si svolge il sabato mattina in Piazza Signorelli viene spostato e sono numerosi i commercianti che non celano il loro malumore al riguardo. Nessuno può escludere che il Tuscan Sun contribuisce positivamente a diffondere il nome di Cortona nel mondo. Ma, se diamo un seguito logico alle affermazioni di Jovanotti, i nostri amministratori condizionerebbero il loro operato alle esigenze di un Festival poco sentito dai cortonesi e utile soprattutto come volano per gli affari di strutture ricettive e negozi. Poco o nulla è stato fatto invece per coinvolgere nell’iniziativa gli abitanti del centro storico che ne risultano sostanzialmente estranei. 

Ci chiediamo cosa la nostra amministrazione abbia finora proposto ai suoi cittadini e al visitatore medio per intrattenersi a Cortona. La stessa Fiera Antiquaria, che si è aperta la scorsa settimana, è rivolta a un pubblico settoriale. Così come evidentemente si rivolge a un pubblico settoriale il Festival di Musica Sacra.

La Lega auspica che per le prossime stagioni estive i nostri amministratori incomincino a pensare e ad organizzare delle manifestazioni rivolte a un pubblico decisamente più ampio. Nel corso del tempo Cortona ha dimostrato di essere una vetrina dal fascino irresistibile: pur consapevoli dei limiti di bilancio, siamo certi che, trovando gli sponsor necessari, è possibile organizzare una settimana di eventi aperta a tutti.

Vale la pena ricordare che, come documentato da questo giornale on line, quest’estate si è riaccesa nel mondo giovanile la polemica che “a Cortona non c’è niente” e qualcuno in concreto ha fatto qualcosa, organizzando alle piscine del Parterre delle serate musicali che sono state presto interrotte per la mancanza delle dovute autorizzazioni. Motivazione che, pur legittima, non dovrebbe servire a scansare il problema di fondo: che, come recitava una famosa canzone, di Cortona “la noia e l’abbandono sono la malattia”.

La Lega ritiene che nessun modello di sviluppo ipotizzato per la nostra città possa giustificare la mancata programmazione di iniziative rivolte ai più giovani che anzi dovrebbero essere incoraggiati dall’amministrazione comunale a collaborare a una nuova manifestazione veramente aperta a tutti, locali e stranieri, che possa magari seguire al Tuscan Sun Festival per rendere ancora più attrattiva Cortona

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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