Tra insulti, volgarità e vane promesse

Quali sono i confini della Padania?

E’ vero che l’Italia è finita e, come dice Bossi, il futuro è la Padania?

Sono domande lecite dopo il raduno della Lega a Pian del Re sul Monviso, alla sorgente del Po’, per raccogliere in un’ampolla l’acqua limpida del sacro fiume da disperdere, la domenica successiva, nella laguna veneta.

Tutto intorno centinaia di invasati, i consueti insulti a Roma e i cori ameni che continuano ad invocare la secessione proprio nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Alcuni esibivano elmi con lunghe corna con l’intento conclamato di rendere pubblico un imbarazzante dramma famigliare….

Questa estate sul prato un po’ spelacchiato di Pontida, delimitato da un Penny Market…. in stridente contrasto con la sacralità del luogo, hanno voluto rinnovare il loro giuramento, declamando i soliti slogan truculenti tra la consueta coreografia di bandiere con il sole delle alpi e camice verdi.

Ma non sono soltanto le offese al Tricolore, da infilare nel cesso come gridò Bossi ad una signora veneziana che aveva osato esporre la bandiera nazionale dalla finestra durante un suo comizio, e le ignobili offese alla Capitale, definita “Ladrona” e simile a “Calcutta”, a caratterizzare l’impegno dei leghisti.

C’è la faccia feroce esibita agli immigrati, il loro presunto “celodurismo”, il dito medio del loro grande capo proteso nel cielo sfidare l’Italia e gli Italiani.

Questa banda di derelitti e di scostumati, senza valori e senza cultura, senza memoria storica e senza amor di Patria, sono il frutto marcio di un sistema malato, alimentato dall’ignoranza e dalla voglia di solleticare gli istinti più bassi, ignobili ed inconfessabili della popolazione..

Chi crede che in questo grave momento di congiuntura, nazionale ed internazionale, il toccasana sia decentrare tre Ministeri nella Reggia Reale di Monza?

Chi crede che i Vice Ministro alle Infrastrutture Castelli sia veramente povero, come si definisce, dopo aver dichiarato in una trasmissione televisiva un reddito annuale di 145.000 Euro?

Chi crede al sincero riformismo di questo partito di “lotta ed i governo” che non ha alcuna intenzione di abolire le 139 province, autentici carrozzoni che costano 14 miliardi di Euro all’anno al popolo italiano?

Chi crede al loro impegno contro l’invasione islamica dopo che hanno concesso, facendo parte della Giunta milanese della signora Moratti, il Velodromo Vigorelli, uno dei templi dello Sport italiano, ai mussulmani per festeggiare il Ramadam?

Chi crede alla loro capacità di fronteggiare l’immigrazione clandestina quando, con il Ministero degli Interni nelle loro mani, le nostre coste sono prese quotidianamente d’assalto da migliaia di disperati?

Nella bacheca che hanno recentemente inaugurato in piazza Sergardi, a Camucia, compare la scritta “Toscana libera in Padania indipendente”

Fingono di ignorare che in Toscana, con un plebiscito del 1860, la popolazione ha deciso di abbandonare i Lorena ed il Granducato per aderire in massa al Regno d’Italia sotto le insegne del Tricolore.

Quanto è brutta l’ignoranza!

Mauro Turenci