{rokbox title=| :: |}images/faustotenti.jpg{/rokbox}Con riferimento al progetto di studio sanitario sui territori di Civitella, Monte San Savino ed Arezzo, presentato qualche giorno fa dalle istituzioni locali, ci preme – nell’esclusivo interesse di salvaguardia della salute dei cittadini che vi risiedono o lavorano e dell’ambiente circostante – porre alcune formali e pubbliche domande alle autorità preposte:
1. Lo studio – tecnicamente – lega o non lega tutta la futura massa di dati sanitari che emergeranno con le fonti di rischio (gli impianti fonti di emissioni) per i quali sarebbe indispensabile predisporre l’individuazione degli inquinanti in uscita dai camini e la relativa modellistica di ricaduta?
2. Sono o non sono previste le modellistiche di cui sopra, le quali permettono un collegamento tra i dati sanitari e quelli di esposizione territoriale? Solo ed esclusivamente così – infatti – è possibile confrontare popolazioni effettivamente esposte con quelle non esposte e conseguentemente correlare i dati ambientali con i dati biologici.
3. Il biomonitoraggio misurerà solo alcuni marcatori molecolari…quali e perché?
4. E’ previsto o no – in dettaglio – un piano di misurazione degli inquinanti ambientali, più propriamente un piano che caratterizzi l’esposizione della popolazione agli inquinanti medesimi, in particolare nelle tre matrici aria, acqua e suolo?
5. Qual è il senso dell’indagine dell’Università di Siena e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale?
6. Perché è stata abbandonata l’ipotesi di studio – all’inizio pubblicizzata – sui capelli ed il cuoio capelluto?
7. Quali saranno le implicazioni concrete di questi studi? Se positivi, le conseguenze pratiche in cosa si tradurranno? E se sono parzialmente positivi? Purtroppo non si può – invece e sin d’ora – prevedere risultati negativi, poiché un primo studio epidemiologico (promosso dal Comune di Civitella e condotto dall’ISPO) ha evidenziato anomalie nell’andamento temporale di leucemie ed altre patologie tumorali (periodo 2001-2005); ed anche uno studio epidemiologico sulle cause di mortalità nel Comune di Civitella nel periodo 1996-2005 (condotto dall’ARS) ha fatto emergere un numero di casi considerevolmente superiore alla media, relativamente agli anni 2001-2005 per le leucemie, l’enfisema polmonare nei maschi ed i tumori della lingua.
Spero che a queste 7 domande vengano quanto prima date risposte, ma soprattutto confido nella serietà e correttezza del Dr. Desideri – Direttore Generale dell’USL8 – il quale, ne sono certo, non considererà senz’altro le indagini in itinere come un diversivo per far passare decisioni politiche già prese.
Fausto Tenti (Segretario Provinciale Rifondazione Comunista)
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…