….tanto son tutti uguali!

{rokbox title=| :: :  |}images/bernardini.jpg{/rokbox}Stiamo assistendo in queste ultime settimane alla fine di un’epoca politica iniziata 15 anni fa e che ha sconvolto i  modi di fare politica e soprattutto portato al declino l’intera società italiana. In questi anni abbiamo vissuto un degrado inesorabile del vivere democratico nel nostro Paese con continui attacchi alle Istituzioni, alla Costituzione, alla Magistratura, con squadrismo giornalistico nei confronti di chi non condivide la propria linea e rivendicando, pur legittimamente, in ogni occasione il diritto di governare: ora invece ci troviamo di fronte ad un governo che nonostante abbia una maggioranza di oltre 100 deputati in più rispetto all’opposizione, alla faccia del povero governo Prodi, non riesce a prendere il che minimo provvedimento abbandonando il Paese al proprio destino e privandolo di quella guida certa di cui avrebbe grande bisogno.

Recentemente abbiamo sentito dal presidente della Camera, nonché primo alleato del premier fin dal 1994, dire che questo governo ha fallito, non ha il polso del Paese, non ha intrapreso quelle riforme tante volte annunciate, in pratica ha ripetuto quello che il nostro segretario Bersani ed ogni esponente del PD ripete da mesi in ogni occasione, con l’unica differenza rispetto a lui che noi non abbiamo mai sostenuto le leggi ad personam volute dal premier garantendogli cosi l’impunità perenne.
In questa drammatica situazione il PD si sta muovendo con quel senso di responsabilità e serietà che un partito oggi di opposizione ma domani di governo deve tenere, cercando di far emergere in Parlamento le contraddizioni palesi della maggioranza e allo stesso tempo creare quell’Alternativa credibile per poter tornare a guidare il Paese.
Proprio in questo mese di novembre, attraverso un massiccio porta a porta, daremo prova ai nostri elettori e a tutti i cittadini delusi da questo governo del non fare che ci può essere un Alternativa e lo dimostreremo con le nostre numerose proposte su fisco, giustizia, lavoro, scuola ecc. che abbiamo e che purtroppo alcune volte non siamo stati in grado di comunicare chiaramente e in maniera inequivocabile.
Ed è proprio su questo che credo dovremo lavorare e cioè sul modo di comunicare e di riuscire a trasmettere le nostre idee e i nostri progetti per l’Italia: io sono stato tra quelli che hanno partecipato alla convention dei cosiddetti Rottamatori a Firenze e ritengo che anche quello sia stato un modo per dare un contributo al PD perché in un partito plurale come il nostro possono e devono convivere più visioni e più modi di fare politica, soprattutto perché il PD è nato non per rappresentare solo una parte o solo una determinata categoria ma è nato con l’obiettivo di essere quel grande partito riformista aperto e in grado di rispondere alle esigenze sia del lavoratore dipendente che dell’ impresario, sia del pensionato che dello studente.
E’ per questo tuttavia che mi sono riconosciuto totalmente nel segretario Bersani quando nell’epoca del leaderismo e del personalismo a tutti i costi sia a sinistra che a destra ha chiarito che non vedremo mai il nome del leader sotto quello del PD perché per noi le persone possono passare mentre il partito con la sua storia e identità rimane.
Concludo con l’orgoglio di chi crede ancora nella politica del fare e non dell’annuncio, del rispetto e non della delegittimazione, dell’interesse collettivo e mai singolo, della lotta all’evasione fiscale e non dei condoni, della legge uguale per tutti e non di quella ad personam, del merito e non delle conoscenze, in conclusione sfatando quel luogo comune che a me giovane segretario del PD mi disturba più di tutti e cioè “ Tanto sono tutti uguali!!!”