Sul finire degli anni novanta veniva asfaltata una delle ultime strade rimaste ancora a sterro nella montagna cortonese: la strada comunale di Poggioni, che, lunga circa 4,5 km, collega la strada provinciale della Val Minima con l’altra provinciale di Polvano e della Val del Nestore.
Come tutte le strade di montagna anche quella di Poggioni presenta numerose curve che sovrastano pericolosi dirupi. D’inverno, a seguito delle immancabili nevicate, si forma inevitabilmente sull’asfalto una lastra di ghiaccio destinata a rimanere per giorni e giorni. Diventa allora particolarmente elevato il rischio per gli automobilisti di perdere il controllo della vettura e di ritrovarsi (senza sapere come…) sul fondo di un precipizio. La strada di Poggioni è particolarmente stretta e transitata non solo da automobili ma anche da mezzi di trasporto e da lavoro pesanti (camion, trattori, ecc.).
La logica e il principio di buona amministrazione avrebbero suggerito di completare i lavori di asfaltatura dotando tutta la strada di un adeguato banchinaggio e installando, nei punti più pericolosi, i necessari guard-rail. Sono passati dieci anni e la messa a sicurezza di questa strada è diventata una necessità improcrastinabile. Chiunque percorresse la strada di Poggioni si accorgerebbe subito che il banchinaggio è pieno di buche e in molti tratti quasi del tutto assente e il margine prima del baratro davvero troppo ristretto. Tre sembrerebbero i punti più pericolosi, dove sarebbe opportuno installare guard-rail: nel tratto di strada immediatamente sottostante la chiesa di Poggioni, in quello che per circa 500 m corre sopra il Castello, nelle prime curve che seguono il Palazzone.
La Lega, dopo aver segnalato il problema, auspica che i nostri amministratori non si limitino a lamentare la mancanza di fondi per colpa dell’attuale crisi economica. Sarebbe facile obiettare che nei dieci anni successivi all’asfaltatura si potevano trovare le risorse necessarie per portare a termine i lavori e che la strada di Poggioni rimane comunque una strada a rischio. Il 21 giugno è cominciata l’estate. Prima che torni l’inverno passeranno sei mesi: ci sembra un periodo sufficiente per garantire una maggiore sicurezza ai pendolari che tutti i giorni, anche con il ghiaccio, percorrono la strada di Poggioni.