Decine di iscritti al PD castiglionese, e tra questi i maggiori esponenti storici di quel partito, hanno sottoscritto un appello al voto per la lista CITTADINI UNITI che candida a Sindaco Paolo Filippi. Sono passate poche ore ed è arrivata, puntuale, la “fatwa” della parte “lealista” del partito, quella che fa riferimento alla amministrazione Brandi. I novelli restauratori hanno minacciato, statuto alla mano, l’espulsione di tutti coloro che non sosterranno la lista “ufficiale” di Bittoni.
Vorrei fornire sommessamente un consiglio ai lealisti: si convochino immediatamente gli organi di partito e si provveda immediatamente all’espulsione dei reprobi poiché gli stessi , laddove non candidati nella lista CITTADINI UNITI, sono ormai sostenitori a volto scoperto di questa lista. E si cominci, per dare l’esempio, dal maggiore responsabile: Bruno Benigni, il cui profilo etico cozza in modo inqualificabile con l’idea carrierista e leaderista dei novelli inquisitori. Si continui poi con Giuseppe Alpini e Santi Gadani, già Sindaci di Castiglion Fiorentino incapaci di produrre dissesti dell’ordine di quelli generati dalle ultime amministrazioni.
Temo purtroppo che il mio consiglio non avrà riscontro. In primo luogo perché espellere le persone in questione prima delle elezioni non consentirebbe alla lista Bittoni di eleggere nemmeno un consigliere comunale. In secondo luogo perché non faranno in tempo a convocare gli organi: ormai il 6 maggio è vicino ed i castiglionesi hanno deciso che è arrivato il tempo di cambiare.
E lo hanno capito in particolare i tanti elettori di sinistra che non si faranno più ingannare. Sanno che scegliendo la lista CITTADINI UNITI, sostenuta da tutti i partiti e movimenti del centro sinistra, voteranno per una democrazia realmente partecipata, per il ripristino del principio di legalità, per la tutela dell’ambiente, per la valorizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici di qualità.
Tutte cose di sinistra.
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Questo è il settimo comunicato in 2 giorni pubblicato da personaggi connessi al PD per discutere di liti interne al partito. Vi invito tutti a trovarvi nella vostra sede di Corso Italia per discutere e risolvere i vostri conflitti, che non riguardano in alcun modo i cittadini castiglionesi, pesantemente danneggiati da 18 anni di presuntuoso ed autoreferenziale malgoverno. Cercate di parlare di cose concrete, programmi e, soprattutto, responsabilità. E magari accettate il nostro invito ad un pubblico dibattito, che continuate ad ignorare per ragioni sempre più chiare...
Simone Gemini
Lista Senza Partiti
Mi unisco all'appello dell'amico Mario.
Il signor Kwiatkowsky forse vive sulla luna o addirittura più lontano ancora: a Castiglion Fiorentino le regole sono morte e sepolte da almeno 15 anni. Non sono gli statuti, almeno non solo quelli, ma la condotta morale di chi fa politica a determinarne la qualità e la credibilità. Partito e Comune hanno vissuto sotto una inverosimile gestione padronale che la dirigenza provinciale PD può solo vergognarsi di avere protetto e coperto.
Politica a castiglioni è una parola morta da tanto tempo che oggi può risorgere se da questo far west elettorale uscirà vincitrice la lista guidata da Paolo Filippi.
Alessandro Bennati
Ex Assessore 1997-2006
Ex iscritto fino al 2003
Bravo Maqrio, sono con te. In bocca al lupo
Ho letto l’articolo del Sig. Mario Rossi (ex assessore all’urbanistica del comune di Castiglioni) da tempo transitato in SEL.
Voglio fargli subito una domanda, cosa sarebbe accaduto se SEL avesse ufficialmente appoggiato una lista alle comunali e alcuni iscritti a quel partito ne avessero sostenuta un'altra?
I partiti Sig. Rossi vivono anche di regole e Lei, che mi risulta essere un esperto di leggi e regolamenti, dovrebbe saperlo più di ogni altro. Si può non essere d’accordo con quelle regole ma allora lo si dice apertamente e si esce da quella organizzazione.
Lo statuto del PD, che anche quelle persone a suo tempo hanno votato, prevede l’esclusione di coloro che fanno parte o sostengono liste in contrapposizione con quelle appoggiate ufficialmente dal partito. E’ una cosa semplice e di buon senso. E’ come se nel calcio un giocatore giocasse contemporaneamente con due maglie, l’arbitro lo manderebbe fuori.
A me personalmente dispiace molto che alcune persone, come quelle da Lei indicate, abbiano fatto una scelta di questo tipo, nessuno li caccia sono loro che se ne vanno. Però il fatto di essere da tanti anni nel partito e aver ricoperto incarichi importanti non è una attenuante. Anzi per come la vedo io proprio per i ruoli ricoperti avevano il dovere di darsi da fare per trovare soluzioni unitarie e non favorire divisioni. Una cosa che forse Lei non ha compreso, segno di una visione elitaria e snobistica della politica, è che riguardo al rispetto delle regole le persone importanti hanno gli stessi doveri dell’ultimo iscritto. Francamente pensare che i “pezzi da novanta” possano impunemente violare le regole mi sembra una posizione poco di sinistra, secondo la sua versione ci sono dunque persone che contano di più e altre che contano di meno.
Rimango dell’idea che il confronto si fa dentro il partito a cui si è deciso di appartenere e non fuori andando a cercare improbabili alleanze con persone, Lei lo sa bene, che tutto sono men chi di centro sinistra. Sono convinto che alla gente queste beghe interessino molto poco, forse sarebbe meglio cominciare a parlare di programmi e di idee.
Marco Maccarini dell’Esecutivo del PD di Castiglion Fiorentino
Il sig. Maccarini sostiene tesi corrette.
Le regole e la legalita' prima di tutto: si proceda allora con le espulsioni. E senza favoritismi, in rigoroso ordine alfabetico.
Un uomo saggio coglie più occasioni di quante ne trova, così recita una celebre frase del filosofo Francis Bacon e purtroppo, anche in questa campagna elettrorale, cosi frammentata e a tratti anche verbalmente violenta si poteva forse trovare l'occasione di esternare un'immagine migliore della politica. Castiglion Fiorentino come modello della politica nazionale fatta di rancori e violenza ed assolutamente incapace di produrre un'idea nuova per il paese. Castiglion Fiorentino come modello Italia in completo dissesto finanziario. Con buona pace per me, per i Castiglionesi tutti e d anche di Francis Bacon spero che da qui a fine campagna elettorale emerga un saggio capace di saper coglier l'occasione di risollevare il nome del mio buon paese.
Luca Domenichelli
Credo di avere titolo per affermare che c'è qualcuno in questo ultimo anno di vita politica castiglionese che si è comportato con dignità e secondo verità: parlo dell'Avv. Domenico Nucci.
Chi non vuole riconoscerlo non agisce e non pensa con la dovuta serenità.
Ancora invito i castiglionesi ad informarsi e quindi, dopo averlo fatto, a decidere in piena autonomia come comportarsi.
Ancora rivolgo un appello a Paolo Filippi e Luigi Bittoni per accettare un confronto pubblico, perchè la comunità possa ricevere tutte le informazioni e decidere consapevolmente.
Paolo Alpini
LISTA SENZA PARTITI