C’è un rinnovato interesse per l’argomento riconversione SADAM, nell’ultima campagna elettorale è stato uno dei temi principali di confronto, alla fine i numeri ci hanno detto che la maggioranza dei castiglionesi ha fiducia nel percorso portato avanti dalla Amministrazione.
Il Comune ha più volte ribadito questi principi: garanzie occupazionali, salvaguardia della salute e del territorio, materia prima proveniente da filiera agricola tracciabile, riqualificazione con un campo da golf a 18 buche e strutture turistiche e residenziali del vecchio sito dello zuccherificio, infine realizzazione di una nuova area industriale in cui la Centrale svolga le funzioni di volano per altre imprese industriali.
Obbiettivi? Riqualificare un’area degradata, offrire nuova occupazione nel campo dell’industria e del turismo, sviluppare una zona produttiva più vicina alle grandi arterie di comunicazione.
Tutto ciò ha portato in data 30 luglio 2010 alla sigla di un verbale con Provincia e Regione dove erano contemplati tutti questi temi, noi crediamo che la discussione non possa prescindere da quel documento.
Però è giusto tenere conto di fatti più recenti: il 17% dei cittadini Castiglionesi ha orientato il voto verso la Lista che aveva fatto della opposizione alla centrale il suo cavallo di battaglia. Dobbiamo avere il massimo rispetto per quegli elettori, sono tutti cittadini Castiglionesi che per varie motivazioni temono la realizzazione di quell’impianto industriale. Al tempo stesso chiediamo il medesimo rispetto e la stessa considerazione per l’ 83% di elettori che hanno dimostrato di non pensarla allo stesso modo. A tutti, indistintamente, dobbiamo una risposta che non può essere una soluzione genericamente tranquillizzante. Noi crediamo che occorra ricostruire su questo argomento, ma più in generale sul tema dello sviluppo, perché questo è il vero nodo del contendere, un rapporto diretto con i cittadini.
Un altro elemento è che da parte di una importante azienda della Valtiberina (ABOCA), sia stato palesato un interesse per un progetto di sviluppo del nostro territorio. Pur non sembrandoci opportuno che una azienda “sponsorizzi”, come è avvenuto, una lista rispetto alle altre, crediamo che qualunque buona idea, se veramente buona, debba uscire allo scoperto. Si parla da parte di questi imprenditori di centinaia di nuovi posti di lavoro, si prospettano opportunità importanti per le imprese agricole del territorio, si prefigurano scenari futuri di crescita di tutta la Valdichiana.
Argomenti rafforzati in un recente convegno dove si è anche parlato di realizzare in Valdichiana un “distretto rurale”, tutte cose, a detta dei relatori, incompatibili con il progetto della SADAM. Ad oggi vi sono dunque due ipotesi, quella sostenuta dal gruppo Maccaferri e quella sostenuta dal gruppo ABOCA. La prima è forte di un piano agro-industriale completo di cui si conoscono a grandi linee i contenuti, la seconda deve ancora chiarire bene i propri contorni.
Che ci siano più idee è un arricchimento nella discussione sul futuro della Valdichiana, per questo sbaglia chi, con un atto di fede, sposa o l’una o l’altra ipotesi.
Proprio per questo è necessario fare chiarezza e dare risposte inequivocabili: sulla testa dei lavoratori e su quella delle istituzioni non sono consentiti bluff.
Per questo il PD di Castiglion Fiorentino chiede, come prima cosa, che vi sia da parte della Regione la convocazione di un tavolo al quale partecipino i rappresentati dei due gruppi economici che hanno proposto interventi nell’area della Valdichiana. Che a tale incontro siano presenti oltre alla Provincia di Arezzo anche i Comuni del comprensorio. L’obbiettivo deve essere quello di valutare congiuntamente le ipotesi presentate, considerare le loro ricadute occupazionali, l’indotto, le possibilità di crescita e soprattutto prendere in esame se esistono davvero elementi di incompatibilità oppure se possa sussistere una integrazione tra i due interventi.
Chiediamo inoltre al Comune di sollecitare a Provincia e Regione un approfondimento sul tema del Distretto Rurale, per capire meglio i vantaggi di questa iniziativa ed eventuali vincoli e/o opportunità di tale proposta, siamo convinti che solo con gli slogan si faccia poca strada.
l PD chiede dunque cose concrete, non ci interessano le polemiche, ci interessa invece che i nostri giovani, i lavoratori in cassa integrazione e licenziati possano presto ritrovare una occasione di lavoro.