L’assemblea pubblica tenutasi a Santa Caterina il 16 Novembre scorso riguardo la variante n°1 al R.U. è stata indiscutibilmente un’occasione di grande partecipazione dei cittadini, un alto momento di democrazia. Il merito di Rifondazione comunista è stato prima di tutto quello di aver riunito moltissime persone per discutere di una variante che tocca profondamente il senso civico di tutti, ognuno dal suo punto di vista. Un tema divenuto politico dal momento in cui il PRC ha dichiarato la sua contrarietà all’ubicazione di un impianto di stoccaggio cerealicolo proprio in una zona di alto pregio paesaggistico delle fattorie granducali di S.Caterina.
Un punto questo della partecipazione popolare oggettivamente evidente che dimostra come l’isolamento del PRC come partito politico su questa vicenda non è riscontrabile tra la gente dove, anzi, il consenso verso l’operato di Rifondazione è assai alto e percepito.
Dopo questa iniziativa e dopo la presa d’atto che nel territorio, oltre che con le osservazioni di Regione e Provincia, si giudica negativamente la variante in oggetto, chiediamo che non sia solo Rifondazione ad esprimersi con la massima trasparenza invitando espressamente tutti gli altri esponenti e partiti politici ad esternare la propria opinione, auspicando che si risponda al nostro invito senza nascondersi dietro a tatticismi volti ad infiacchire la vicenda, un atteggiamento che non fa certo onore a tutti gli altri partiti, a prescindere dalle rispettive opinioni di merito.
PRC Cortona
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Una zona agricola, anche se oggi di interesse storico, ma con case "storiche" che cadono e non si ristrutturano, impediscono ad una attività agricola di poter essere presente su un'area del nostro comune a grande interesse agricolo, come dimostra le storia locale sul territorio.
E' un'incongruenza che solo una classe politica miope non riesce a vedere.
Si fa come il cane che bada l'aglio: l'area è un bene storico, meglio che tutto cada, ma che non si inserisca alcuna attività di tipo agricolo.... I posteri quando tutto sarà caduto si vergogneranno di noi, di oggi.
Vincenzo Lucente
Prima parlate della gente, poi volete il parere dei partiti e movimenti...ma per fare cosa? Sinistra Ecologia e Libertà di Cortona, ha già espresso la propria opinione ed anzi ha proposto un referendum consultivo in base all'art. 84 dello Statuto Comunale, che riguardi anche le centrali a biogas e la difesa del territorio, ma il PRC non si è espresso, chi è che fa tatticismi politici, dunque? Oppure, SEL ne deduce che non avete letto le nostre proposte e comunque non è colpa nostra.
Nel rispondere al Sig. Lucente vorrei fare alcune considerazioni. Innanzitutto vorrei si concordi tutti nel fatto che la zona in oggetto è veramente di alto pregio storico e paesaggistico. Partendo da questo presupposto possiamo fare tutti i ragionamenti che vogliamo nel rispetto delle opinioni di tutti (l’assemblea organizzata dal PRC a cui erano stati invitati i promotori della variante e disertata da tutti gli altri partiti politici ne è la prova lampante). A onore del vero devo dire che l’unico esponente politico locale ad essere presente è stato Luciano Meoni. Vengo al merito: noi pensiamo che il sito dove effettuare l’impianto sia assolutamente non idoneo ed a confermare la nostra opinione sono organi tecnici di Provincia e Regione. Si può anche non essere d’accordo, ma esistono delle normative da rispettare! Vogliamo veramente fare un impianto del genere? Allora perché insistere nel farlo in una zona dove si sa che non può essere fatto? Non vi sembra di gettare fumo negli occhi agli agricoltori locali che invece meritano progetti concreti e realizzabili? Vogliamo valorizzare la zona? Bene, non mi sembra questo il modo però. Ragioniamoci, ognuno dica la sua, anche se la popolazione ha ben capito chi è che si espone in mezzo alla gente e chi lo fa da dietro un computer oppure non lo fa affatto!
Rispondendo a Doriano Simeoni voglio dire che la sua posizione sulle biomasse è anche la mia posizione, ma che qui si sta parlando di altra cosa. Senza spirito di polemica con una persona che so essere lucida e pacata voglio ripetere però che non ho visto esponenti di SEL nel confronto pubblico organizzato dal PRC nonostante anche SEL (come tutti gli altri) fosse stata espressamente invitata a partecipare.
Vi saluto augurandovi buon lavoro
Caro Andrea,anch'io senza spirito polemico, chiarisco meglio il concetto: per SEL il problema non è tecnico, ma politico e il problema dello stoccaggio di cereali a S.Caterina, per noi diventa uno dei problemi che va sommato a tutti gli altri problemi che stanno minacciando il territorio cortonese e la salute dei cittadini. Le centrali a biogas, come gli impianti di stoccaggio vanno contro la nostra visione politica di come si amministra e si tutela il territorio nel suo insieme e non per casi singoli. Questi impianti non sono coerenti con lo sviluppo del turismo, dell'agricoltura e dei suoi prodotti tipici e con la tutela del paesaggio agricolo della Valdichiana. Su questi temi, riconfermo che SEL ha preso le distanze dalla maggioranza che governa il comune e si dissocia dalle decisioni assunte, perchè lo ribadiamo, bisognava prima sentire i cittadini con un referendum consultivo e poi adotatre i provvedimenti conseguenti, in quanto SEL è convinta che i cittadini nella stragrande maggioranza sono contrari all'inserimento di certi impiantio nel contesto agricolo e paesaggistico del nostro territorio. Approfitto dell'occasione per dire che anche gli impianti fotovoltaici devono essere costruiti nei tetti di aziende, stalle e capannoni senza consumare altro terreno agricolo. Ma la domanda è: siamo sicuri che il nostro comune abbia una politica organica di medio e lungo periodo in merito? Penso di no, altrimenti ce ne saremmo accorti! Grazie