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Ho letto recentemente una nota in cui mi si attribuisce la possibilità di candidarmi a sostegno di Enrico Cesarini. Personalmente avevo creduto ad un progetto diverso che qualcuno aveva definito Terzo Polo di Castiglion Fiorentino, un’esperienza che andasse al di là delle tradizionali contrapposizioni tra partiti. Esperienza che era iniziata bene ma dove poi hanno prevalso le logiche personali e quelle di partito.
Questo fatto ha portato ad un rapido esaurirsi di questa esperienza e si sono visti confluire in una stessa lista uomini e partiti che fino a meno di un mese fa si contrapponevano in maniera molto forte.
Ho sempre pensato che in sede locale si debba lavorare per raggiungere obiettivi comuni a vantaggio dell’intera città. Per questo motivo assisto con una certa preoccupazione all’avvio di una campagna elettorale basata più sulla ricerca dello “scandalo” che non costruita sul confronto tra programmi e idee.
Anche l’ultimo consiglio comunale ha purtroppo confermato questa mia idea, infatti più che ragionare pacatamente sui problemi comunali attraverso argomentazioni dettate dalla ragione, si è privilegiato lo scontro verbale, non aiutando per niente la comprensione dei fatti.
Per tutti questi motivi ritengo che il mio eventuale impegno debba andare nella direzione di coloro che, pur nella differenza delle posizioni, mantengono il rispetto della persona ed indicano una strada per il futuro di Castiglion Fiorentino.
Tutto questo lo avevo ritrovato nella lista del cosiddetto Terzo Polo, un’esperienza che qualcuno ha voluto far finire troppo presto. Con grande rammarico posso dire che non le ritrovo nel centro destra castiglionese.
Per cui le mie scelte future saranno dettate solo dalla mia coscienza e dal desiderio di fare il bene di Castiglion Fiorentino