C’era un minimo di speranza di essere governati in modo diverso, di almeno iniziare un processo di superamento di quegli aspetti come il clientelismo, il nepotismo, i privilegi di casta, che impediscono alla nostra nazione di riuscire a esprimere le proprie potenzialità,. Una minima speranza di rimettere sotto controllo la speculazione su i rendimenti de i titoli di stato, per non lasciare altri grandi debiti ai nostri figli e nipoti.
Invece niente, neanche uno straccio di liberalizzazione per dare un minimo di contenimento di spesa per le famiglie.
Questa ulteriore dimostrazione della impossibilità politica da parte del centro destra, in cui questa volta mettiamo anche il PD, di poter superare i propri conflitti di interesse con il potere economico e i ranghi sociali che lo hanno sostenuto, depauperando le virtù innate e ereditate del popolo italiano, alimentando corruzione e evasione fiscale mai così forti e consolidate.
Di fronte a queste congiunture non è giusto attendere ancora, vogliamo interpretare il ruolo che in questo momento ci spetta invitando i cittadini a diventare parte attiva nella dimostrazione di intolleranza e inaccettabilità per come vengono date le risposte alle istanze democratiche più volte dimostrate.
Sono già passati 6 mesi da quella straordinaria e vittoriosa campagna referendaria che portò la valanga dei “4 SI” all’abrogazione di quelle truffaldine norme su legittimo impedimento, nucleare e privatizzazione dell’acqua. Ci si chiederà dunque perché questi comunisti insistono tanto nel riportare all’attenzione del cittadino quel risultato? La risposta è semplice, specie per coloro che pagano le bollette a Nuove Acque. Questi signori, nonostante l’abrogazione della norma prevista dal quesito n° 2 del Referendum del 12-13 Giugno scorso, inerente appunto l’eliminazione della quota di remunerazione del capitale investito sulle bollette pesanti sulle spalle dei cittadini, continuano ad infischiarsene della legge, dei referendum e quindi della stessa democrazia!
La Federazione della Sinistra ha perciò deciso di aderire alla campagna di “obbedienza civile” lanciata dal “COMITATO PROMOTORE ACQUA PUBBLICA” in cui si informa il cittadino di questa disonesta operazione e lo si pone nella possibilità di richiedere il rimborso della quota illegalmente ancora imposta da Nuove Acque in bolletta. Quota tra l’altro piuttosto consistente; ammonta infatti al 13,56% della bolletta pagata per l’anno 2011! Si tratta di una campagna di “OBBEDIENZA” proprio perché quelli che stanno dalla parte della legge, guarda caso, siamo proprio noi; noi che abbiamo vinto i referendum e che ci ritroviamo a dover continuare una sacrosanta battaglia solo ed esclusivamente per l’interesse del cittadino.
Per l’occasione è aperto uno sportello di ascolto, consulenza e compilazione del modulo di richiesta di rimborso che provvederemo ad inviare a nuove Acque, nella sede di Rifondazione Comunista a Camucia in via Lauretana, 39. Lo sportello, organizzato e gestito con massima serietà , conoscenze e informazioni tecniche legali del caso, dai Giovani Comunisti,Partito della Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani.
Lo sportello rimane aperto ogni lunedì e mercoledì dalle 16:30 alle 18:30.
Lanciamo un appello a tutte le forze politiche, ed in particolar modo alle segreterie dei partiti di tutto il centro sinistra, affinché prendano posizione in merito alla questione, considerato che 6 mesi fa ottenemmo una vittoria civile importante abrogando quelle scellerate leggi ed oggi siamo di nuovo qua a confrontarci con lo stesso problema, non abbiamo timore di affermare che la campagna non è che iniziata, al fianco dei cittadini … di nuovo!
Indicazioni per le persone che svolgono le attività a Arezzo, con gli sportelli e gli orari di apertura
ACLI
Via Pizzuto, 34 – Arezzo
Martedì e Giovedì
Dalle 9,00 alle 12,00
ACLI
Via Guido Monaco, 48 – Arezzo
Martedì
Dalle 15,00 alle 17,00
ARCI
Corso Italia, 205 – Arezzo
Mercoledì
Dalle 15,30 alle 18,30
Magazzini Popolari
Via Libia, 10 – Arezzo
Mercoledì, Giovedì e Venerdì
Dalle 18,00 alle 20,00
Circolo Berlinguer
Largo I° Maggio, 80 – Arezzo
Lunedì e Martedì
Dalle 15,00 alle 18,30
Circolo Berlinguer
Largo I° Maggio, 80 – Arezzo
Mercoledì
Dalle 9,30 alle 12,30
Richiamo al comunicato acqua pubblica di Arezzo
Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo dà avvio
alla campagna nazionale di “obbedienza civile”
Da lunedì 12 dicembre partirà in tutto il territorio dell’ATO 4 la campagna di “obbedienza civile” per l’applicazione del referendum vinto nel giugno 2011 con il 95,8% e che ha abrogato il profitto sulle bollette dell’acqua.
Come è noto con la pubblicazione del decreto del Presidente della Repubblica n. 116 avvenuta in data 20 luglio 2011 è stata sancita ufficialmente la vittoria referendaria e la cancellazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle bollette dell’acqua anche la componente della “remunerazione del capitale investito” (cioè il profitto per il gestore).
Da allora sono passati alcuni mesi, ma le tariffe non sono diminuite, poiché i gestori – nonostante le ripetute diffide inviate – hanno ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Per questo il Forum per l’acqua pubblica, promotore dei referendum, lancia in tutta Italia la campagna di “obbedienza civile”, invitando i cittadini ad eliminare il profitto dalle bollette e quindi a pagare le bollette solo dopo la decurtazione di questa componente. E’ stata chiamata “obbedienza civile” perché non si tratta di “disubbidire” ad una legge ingiusta, ma solo di “obbedire” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari.
Nell’ambito di competenza di Nuove Acque la riduzione da applicare al totale della bolletta, così come rilevata dal vigente Piano di Ambito dell’ATO 4, è pari al 13,56% dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011 e al 13,82% per l’anno 2012.
La campagna di “obbedienza civile” si realizza:
1) attraverso l’invio a Nuove Acque spa e all’ATO 4 di una “dichiarazione” con la quale viene comunicato il motivo della decurtazione delle bollette.
2) con la compilazione del bollettino di conto corrente postale applicando la decurtazione della remunerazione del capitale investito; tutte le tipologie di utenze sono interessate.
3) attraverso la segnalazione dell’adesione alla campagna di “obbedienza civile” di ogni singolo utente al Comitato Acqua Pubblica; infatti la possibilità di vittoria è direttamente proporzionale alla diffusione dell’iniziativa e all’unione dei cittadini.
Numerose associazioni di concerto con il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo forniranno gratuitamente a tutti i cittadini adeguata informazione e ausilio in tutte le fasi della campagna di “obbedienza civile”. Nel retro di questo foglio vi è l’elenco degli sportelli attivi nella fase iniziale, con gli orari di ricevimento. Inoltre il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo e il Forum nazionale per l’Acqua Pubblica garantiranno – se necessaria – anche assistenza legale ai singoli cittadini aderenti alla campagna di obbedienza civile.
E’ tuttavia evidente che ogni utente del servizio idrico che aderisce decide autonomamente di smettere i panni di suddito e tornare ad essere cittadino, consapevole dei propri doveri ma anche dei propri diritti, che nel caso specifico riguardano aspetti fondamentali di convivenza democratica: ottenere che gli effetti di un referendum vinto con il 95,8% dei consensi vengano effettivamente applicati.
Arezzo, 9 dicembre 2011
Comitato Acqua Pubblica di Arezzo
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