La conferenza dei servizi sulla questione degli impianti a biomasse di Renaia, Cortona, ha deciso. In poche parole, è rimasto tutto come nei piani, essendo cambiati soltanto alcuni dettagli, peraltro cambiamenti effettuati in rispetto della normativa vigente e non delle istanze dei cittadini. “Come al solito – afferma il capogruppo dell’Unione di Centro alla Provincia, Simone Palazzo – la sinistra lascia trasparire una visione clientelare del potere e, soprattutto, della cosa pubblica. Dapprima le istituzioni locali avevano lasciato intendere di prendere in considerazione le richieste dei cittadini, poi, dopo dieci mesi di tira e molla duranti i quali la popolazione ha legittimamente nutrito delle speranze, hanno lasciato tutto come era nei piani originari.
Le modifiche apportate non garantiscono affatto la tutela della salute delle persone e la conservazione dello straordinario patrimonio paesaggistico che vanta il territorio cortonese. Tra l’altro, con questa politica il centro-sinistra dimostra di non tenere in nessun conto l’esigenza di produrre secondo logiche di filiera corta, dal momento che l’olio di palma che sarà bruciato proviene dall’Africa. A questo punto, palesata l’incapacità del centro-sinistra di porre attenzione ai veri problemi del territorio, l’Unione di Centro si pone come l’unico, vero interlocutore tra i cittadini e le aziende che vogliono investire in energie rinnovabili. Non mancheremo di monitorare la situazione, relativamente a immissioni e impatto sull’ambiente, e adotteremo ogni tipo di azione possibile nel momento in cui le decisioni delle istituzioni dovessero apportare danno alle persone e/o al territorio”.