La dirigenza locale del PD sembra aver deciso (inconsapevolmente) di chiudere la propria esperienza di governo locale aprendo la strada al commissariamento del Comune e al ritorno del centrodestra. Dopo aver perso l’opportunità nella primavera di quest’anno di aprire una fase nuova e discontinua rispetto al mandato amministrativo precedente che lasciava in consegna consistenti debiti fuori bilancio e una insostenibile ipotesi di riconversione dell’ex zuccherificio, la dirigenza locale di quel partito ha imposto al neo Sindaco di percorrere la strada della resistenza ad oltranza nel non voler dichiarare lo stato di dissesto finanziario che avrebbe lasciato prefigurato una strada di risanamento finanziario da compiere nell’arco della legislatura appena avviata.
Si è continuato a battere la strada della ricerca di soluzioni di equilibrismo (da ultimo una discutibile cessione di un importante immobile pubblico a trattativa diretta alla Regione) e a non parlare chiaro ai cittadini. Non spetta alla politica invocare le responsabilità contabili (o di altra natura) nella gestione della cosa pubblica, ma certo un giudizio politico su questa classe dirigente che produce 4 milioni di debiti fuori bilancio sostenendo risibilmente che lo ha fatto per realizzare opere e servizi pubblici (vedi articoli di stampa del Sindaco entrante e di quello uscente) va esplicitato. Nessuna amministrazione può e deve vivere al di sopra delle proprie possibilità. Viceversa dovremmo prendere ad esempio gli ultimi governi greci!!! E invece si è fatto finta di nulla premiando con presidenze di società pubbliche chi in quella realtà ha avuto un ruolo decisivo e proponendo come successore l’ex assessore al bilancio il quale ha sostenuto che il controllo degli equilibri finanziari non faceva parte delle sue attribuzioni. In primavera decidemmo come SEL – ma anche l’IDV fece altrettanto – di non partecipare alla lista del centrosinistra soprattutto per l’eccesso di continuità con il passato espressamente dichiarata, per la sostanziale contrarietà al progetto di riconversione ex zuccherificio e per la insufficiente chiarezza sullo stato dei conti pubblici. Oggi dovremmo dire di aver visto giusto. Il disastro che si sta delineando dove avere nomi e cognomi precisi e deve far emergere la nostra diversità