Ci stiamo avviando verso l’atto finale che prevede l’approvazione del piano interprovinciale dei rifiuti di Arezzo, Siena e Grosseto, un documento che riteniamo di fondamentale importanza per dare il via libera ad una vera e propria svolta sulla gestione integrata dei rifiuti. SEL e IDV in Consiglio Provinciale hanno da sempre espresso la forte convinzione che la filosofia della gestione dei rifiuti dovesse radicalmente cambiare rispetto all’attuale partendo dal dato ormai consolidato di una progressiva diminuzione della produzione di rifiuti vuoi per gli effetti della crisi economica in corso, ma anche per un processo culturale da tempo avviato di responsabilizzazione delle famiglie e delle imprese.
Il modello che deve uscire dal nuovo documento di programmazione è quello che promuove una forte spinta verso la raccolta differenziata porta a porta in modo da ridurre notevolmente il quantitativo dei rifiuti e muoversi nell’ottica del futuro, quella di “rifiuti zero”.
Basta seguire il crescente numero di esperienze in molte parti d’Italia e della Toscana o guardare al recente esempio dei notevoli risultati raggiunti anche solo in alcune zone pilota di Arezzo, a conferma peraltro di quanto è stata giusta la battaglia fatta su questi temi al Comune di Arezzo.
Dati alla mano quindi, con il nuovo approccio alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, si arriverebbe all’obiettivo di chiudere la discarica di Podere Rota alla scadenza prevista, e sarebbe inutile la costruzione di un inceneritore di grandi dimensioni come quello che è andato a gara secondo le previsioni del Piano straordinario.
Anche dal punto di vista economico questo modello porterebbe ad un ottimo risultato: infatti la costruzione di un nuovo impianto implica una spesa enorme per la collettività, fra l’altro in un momento economico così difficile, che incide inesorabilmente sulle tariffe senza apportare alcun beneficio economico né ricadute occupazionali (visto che l’impianto sarebbe realizzato da ditte fuori regione e addirittura all’estero), mentre la raccolta differenziata vede l’impiego di molta forza lavoro da reperire nel nostro territorio con buone ricadute occupazionali.
Quindi, pur se in presenza di indicazioni della Regione Toscana piuttosto ambigue a fronte delle dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dal Presidente Rossi, SEL e IDV ribadiscono, in vista della discussione sul piano interprovinciale dei rifiuti, che l’unica soluzione accettabile è impostare un modello che veda un impegno forte per portare in tempi molto brevi la RD a oltre il 70 % senza costruire nessun nuovo impianto di incenerimento, seguendo una volontà politica sempre più diffusa in Italia, e limitandosi quindi al solo ammodernamento tecnologico dell’attuale impianto di San Zeno, con un effettivo miglioramento dell’impatto ambientale, come del resto era previsto nel documento programmatico della coalizione di centrosinistra in Provincia.
Alessandra Landucci consigliera provinciale SEL
Sara Boncompagni consigliera provinciale IDV
Federazione provinciale di SEL e IDV
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