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Sinistra Ecologia e Libertà di Cortona, intende protestare contro le misure che il governo intende prendere con un decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28 della Comunità Europea, in fase di approvazione e che causerà la fine del settore delle energie rinnovabili ( eolico, solare termico , fotovoltaico , idroelettrico e biomasse) non soltanto per quanto riguarda la costruzione di impianti che dovevano garantire il 40% del fabbisogno nazionale di energia elettrica entro il 2050 come previsto dal programma ONU per l’Ambiente, ma rischia di far perdere oltre 100.000 posti di lavoro nel comparto energia.
– Il decreto in questione non solo pone il limite massimo di 8.000 Megawatt raggiungibili, a fronte dei 52.000 della Germania, ma oltre al divieto di installare a terra impianti fotovoltaici sopra 1 MW, riduce in modo retroattivo del 30% gli incentivi all’eolico e lo stop ai regolamenti edilizi comunali e alle leggi regionali in materia di energie rinnovabili. E’ evidente come l’intento del governo sia quello, non di perseguire il raggiungimento di una quota cospicua di energia elettrica da fonti rinnovabili, che hanno il pregio una volta costruite di funzionare con il vento, l’acqua ed il sole che la natura ci mette a disposizione in modo gratuito e in quantità infinita, ma quella di investire sul nucleare destinandoci ingenti risorse, venendo meno al voto popolare del 1986 che disse NO al nucleare a larghissima maggioranza e non garantendo nulla sulla sicurezza e la salute dei cittadini e sullo smaltimento delle scorie nucleari.
– Nel mentre le forze sociali ed economiche del paese dai Sindacati alla Confindustria chiedono interventi in materia di economia per rilanciare lo sviluppo e l’occupazione, con questo decreto legislativo, proposto dal Ministro Romani, si mettono a rischio oltre 100.000 posti di lavoro in un momento così delicato per l’Italia, che vede aumentare i tassi di disoccupazione nei vari comparti produttivi.
– La provincia di Arezzo nel 2010 è stata quella in cui sono stati costruiti il maggior numero di impianti fotovoltaici (allacciati), oltre 600, che costituiscono il record in Toscana. Ad oggi la provincia di Arezzo produce circa 57.5 Megawatt di energia elettrica derivante da energie rinnovabili. A questo risultato hanno contribuito, oltre che Arezzo, anche piccoli comuni come Caprese, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino e Lucignano, con risultati superiori alla media degli altri comuni.
– Con questi ritmi, avremmo raggiunto il 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 , come chiedeva il trattato di Kyoto e l’abbattimento del 20% di produzione di anidride carbonica, contribuendo così alla riduzione degli effetti sui cambiamenti climatici, che stanno provocando grandi catastrofi con costi esorbitanti. Il circolo SEL di Cortona è convinto che è preferibile spendere in prevenzione e interventi sul territorio, che far fronte poi alle calamità che costano anche in termini di vite umane, ma alla luce di quanto detto, SEL esprime anche la propria insoddisfazione rispetto alla politica ambientale e delle energie rinnovabili fin qui seguita dal Comune di Cortona, che anche in questo caso ci colloca, purtroppo, fra i comuni meno virtuosi. SEL, nel rilevare che anche questa volta è stato perso un treno importante per la crescita del territorio, chiede al proprio consigliere comunale Daniele Monacchini di farsi portavoce in consiglio comunale e dentro la maggioranza di questo disagio manifestato da tempo, non solo dagli aderenti a SEL ma anche da tanti cittadini.