{rokbox title=| :: |}images/sel.jpg{/rokbox}Finalmente due belle notizie, la prima riguarda il recupero della Rocca di Pierle, dove sono già state montate le impalcature per eseguire i lavori di restauro della torre di guardia e avvistamento. Il recupero della Rocca è particolarmente importante, perché va a completare gli interventi di recupero edilizio già effettuati nel Borgo di Vagli e nell’abitato di Pierle, secondo il Piano di Recupero redatto dall’Architetto Paolo Vaccaro.
L’importanza di questo recupero sta nel fatto che la Rocca di Pierle è considerato uno dei più grandi castelli e manieri della Toscana, che in origine, quando fu costruito attorno al 1300 sulle rovine di un altro castello del 1100, aveva quattro torri e serviva per vigilare il confine del Granducato di Toscana. Tra il 1576 e il 1587 venne fatto distruggere in alcune sue parti dal Granduca di Toscana Francesco dei Medici perché non diventasse rifugio di banditi e così è arrivato sino ai giorni nostri. Va da se l’importanza del recupero storico, artistico – architettonico e culturale del grande maniero che venne segnalato alcuni anni or sono anche al FAI ( Fondo Ambiente Italiano ) che si occupa del recupero dei beni storici abbandonati.
L’altra bella notizia riguarda il bando di projet financing da parte del Comune di Cortona per il completamento dei lavori nell’area dello Spirito Santo e che riguardano la realizzazione di un terminal-bus ed altre volumetrie da destinare a uffici o attività commerciali, oltre ai collegamenti verticali e servizi relativi. Anche questo intervento dovrebbe definire l’assetto urbanistico e infrastrutturale di un area strategica per la mobilità a Cortona. Insomma interventi utili che fanno fronte alle nuove esigenze dovute ad un turismo che fortunatamente ottiene ogni anno ottimi risultati e che ci fanno rimanere saldamente al primo posto per afflussi turistici in provincia di Arezzo.
Sinistra Ecologia e Libertà coglie l’occasione per far presente al Sindaco Vignini e all’assessore ai lavori pubblici, che il parcheggio dello Spirito Santo ha bisogno di un intervento sul piazzale, perché la sistemazione a breccino non è idonea, in quanto d’inverno diventa un pantano e d’estate un grande polveraio.
La soluzione che proponiamo è quella che ormai usano i comuni turistici come Lucca, Firenze e Siena, cioè quella della pavimentazione con breccino stabilizzato che permette di rispettare l’ambiente e l’aspetto architettonico senza avere alcuna controindicazione. Sembra che la giustificazione che a volte viene addotta sia che la Soprintendenza non è d’accordo con tale soluzione, se vero, non si capisce perché l’abbia accettato in altre situazioni anche più critiche della nostra, ma comunque SEL è convinta che in questi casi il Comune deve decidere il da farsi anche se tale scelta può contrastare con gli intendimenti della Soprintendenza, perché siamo convinti che la questione è al di fuori delle proprie competenze, che invece riguardano il rispetto dei luoghi e dei manufatti con materiali tipici del posto. Non vediamo la differenza sostanziale fra l’uso del breccino e quello stabilizzato se non il fatto che il primo provoca solo disagi, anzi la riteniamo una ipotesi da riprendere in futuro anche in previsione di una risistemazione dell’area del Parterre