Saremo migliaia, domenica 25 settembre, a partecipare alla cinquantesima edizione della marcia della pace Perugia- Assisi e come sempre hanno aderito centinaia di movimenti e associazioni di tutta Italia, sia laiche che religiose. Questa edizione assume un rilievo particolare perché cade a mezzo secolo di distanza da quel 1961 che vide per la prima volta una manifestazione pacifista, organizzata da Aldo Capitini e i suoi amici.
Sarà ricordato anche uno di quegli amici, il Conte Umberto Morra di Lavriano, che collaborò proprio con Capitini all’organizzazione della prima marcia e di cui ricorre il 30° anniversario della morte. Morra e Capitini dettero vita al manifesto della rivoluzione liberale nel 1939, assieme a Calamandrei, Bobbio e Guttuso, i quali si riunirono clandestinamente proprio nella villa di Umberto Morra a Cortona dove li ospitò e l’evento venne ricordato da Guttuso con un suo disegno che ritraeva gli intervenuti intorno ad un tavolo. La pace fra i popoli è sempre stata l’idea portante dei liberal-socialisti che si sono sempre battuti contro ogni forma di dittatura e di limitazione della libertà. La marcia della Pace di quest’anno cade in un momento particolare per il Paese, in particolare per la manovra di aggiustamento dei conti pubblici che colpirà le famiglie italiane. Una manovra fatta più di nuove tasse che di tagli alla spesa pubblica e agli sprechi, che non introduce la patrimoniale o la tassazione delle grandi rendite finanziarie come chiedono i partiti di centrosinistra, ma in particolare la riduzione secca delle spese militari e delle missioni all’estero che soltanto SEL chiede. Chi parteciperà alla marcia della Pace, sappia che il pacifismo così come è nato e così come è stato concepito da Capitini e Morra, è contrario al militarismo e alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti fra stati e non a caso quella del 2011 avrà lo stesso slogan di quella del 24 settembre1961: ” Marcia Perugia – Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli “.
Doriano Simeoni
SEL – Cortona
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cosa che si dimintica di dire sempre di Aldo Capitini Il 12 settembre del 1952 Capitini organizza a Perugia un convegno su "La nonviolenza riguardo al mondo animale e vegetale" e – insieme a Edmondo Marcucci, autore di Che cos'è il vegetarismo e come Capitini mai iscritto al partito fascista – fonda la prima organizzazione nazionale di coordinamento delle tematiche del vegetarianesimo, la "Società vegetariana italiana", oggi "Associazione vegetariana italiana"[3]. Nel 1930 viene nominato segretario della Normale di Pisa. Durante il periodo trascorso a Pisa, Capitini matura la scelta del vegetarianesimo come estrema conseguenza della scelta di non uccidere, e ogni suo pasto alla mensa della Normale diventa un comizio efficace e silenzioso, un'affermazione della nonviolenza in opposizione alla violenza del regime fascista. wikipedia ..........la pace si puo e si deve realizzare anche nei confronti degli animali ...........mangiarsi gli animali non lo trovo un azione pacifica ...meditate la realta ........non fatevi ingannare dalle apparenze ....