Il periodo storico che stiamo attraversando è irto di problematiche e di difficoltà ma così è stato anche nel nostro passato. Il nostro compito è vivere il presente e guardare ad un futuro fatto di pace. Vogliamo esprimere solidarietà a tutte le vittime dell’odio e della stupidità umana, di ogni colore e di ogni parte del mondo anche se sono sempre quelle più vicine che scuotono le nostre coscienze e ci indignano ma dovremmo imparare a farlo per ogni vittima allo stesso modo.
“Da che mondo è mondo, non esiste guerra che abbia messo fine a tutte le guerre”, scriveva Tiziano Terzani ed anche noi oggi condanniamo fermamente ogni atto di violenza e siamo convinti che la guerra non sia la soluzione dei problemi.
Dobbiamo riflettere su ciò che genera tanta violenza e abbiamo il dovere di dare delle risposte. Violenza genera violenza, odio genera odio e morte chiama altra morte.
L’essere umano è in continua ricerca di risposte e stabilità, ha bisogno di sentirsi parte di un qualcosa di più grande, di sentirsi integrato nell’ecosistema in cui vive e quando le istituzioni pacifiche e democratiche non riescono più a riempire questo vuoto che ognuno ha dentro ecco che nell’essere umano si genera la paura ed i più fragili e disperati possono trovare false sicurezze dai vari mercanti di odio, siano essi estremisti politici o religiosi.
Noi tutti dobbiamo combattere questi estremismi, noi tutti dobbiamo combattere contro la paura.
Dopo gli attentati di Parigi avremmo preferito che il primo a parlare fosse stato il Presidente dell’Unione Europea e non il Presidente Francese, ciò avrebbe significato che l’Europa è veramente unita anche sotto il punto di vista istituzionale.
Se l’Europa sta vivendo il suo più lungo periodo storico di pace interna lo dobbiamo proprio all’Unione Europea ed auspichiamo che al più presto quest’unione diventi matura.
Dobbiamo riuscire a superare i vecchi nazionalismi che negli ultimi anni invece si stanno rinvigorendo. Corsi e ricorsi storici come se non imparassimo mai dagli errori del passato. Sono stati costruiti e si continuano a costruire muri che dovrebbero tenerci al sicuro dai pericoli che vi sono aldilà, ma chi ci protegge da noi stessi? Moltissimi attentatori nel mondo sono cittadini nati negli stessi paesi in cui compiono attentati.
Le risorse nel nostro mondo sono limitate ma sufficienti per tutti, i grandi leader mondiali si incontrano per discutere di ambiente e risorse ma si combattono guerre in tutto il mondo per il loro controllo.
Dobbiamo riaffermare dei principi universali:
Controllo mondiale sugli armamenti (produciamo armi che vendiamo ai nostri “nemici”, Gino Strada scriveva nel 2009 che con gli 8 miliardi di euro spesi dall’Italia in 8 anni di missioni in Afganistan avremmo potuto costruire 600 ospedali e 10mila scuole).
Accesso alle risorse (la FAO ci dice che produciamo molto più cibo del necessario ma 800milini di persone soffrono la fame).
Frenare il capitalismo selvaggio, consumismo sfrenato, obsolescenza programmata dei prodotti e riportare la nostra economia su parametri reali e non finanziari, garantire lavoro giusto e dignitoso e riequilibrare la forbice tra ricchi e meno abbietti.
Garantire libertà di espressione in ogni sua forma ma nel rispetto altrui e smetterla di vedere il nemico in chi sta peggio di noi, in chi ci appare diverso.
Non sono prospettive impossibili da raggiungere e se ci riuscissimo saremmo tutti più liberi, uguali e fraterni e ciò non significherebbe che saremmo tutti più francesi, ma che saremmo tutti cittadini del mondo e di un mondo migliore.
Fabrizio Renzini
Circolo PD Lucignano
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