Da un anno è entrato in pieno esercizio SEI Toscana, il nuovo gestore del servizio dei rifiuti per le province di Arezzo, Siena e Grosseto, che è stato scelto tramite gara europea. Eravamo stati rassicurati che con un gestore unico, attraverso piani industriali ed economie di scala, i costi del servizio sarebbero diminuiti e il servizio migliorato, fino al raggiungimento dell’obiettivo del 70% di raccolta differenziata. Dopo un anno di piena gestione di SEI Toscana si vedono forse dei miglioramenti nel servizio?
La diminuzione dei costi appare come un lontanissimo miraggio, visto che per il 2014 abbiamo avuto un aumento medio del 9% e che per i prossimi anni sono stati deliberati nuovi aumenti, che porteranno la tariffa di ambito dagli attuali 98 milioni a 102 milioni di euro. In Provincia di Arezzo solo Sansepolcro e i comuni del Casentino hanno votato contro.
In questo quadro, ci chiediamo come sarà possibile sviluppare la raccolta differenziata se i servizi aggiuntivi e gli investimenti sono tutti a carico degli enti locali proponenti.
Ci chiediamo, inoltre, se sia logico non prevedere alcun vantaggio per la riduzione dei flussi dei rifiuti, quando invece si dovranno sostenere le inefficienze delle scelte pregresse derivanti dal sovradimensionamento delle potenzialità degli impianti esistenti.
La raccolta differenziata è un classico caso dove i piani industriali contano fino a un certo punto se non c’è la collaborazione dei cittadini: l’unica soluzione possibile è quella della raccolta differenziata porta a porta con tariffazione puntuale.
Certo è che in questo contesto parlare di piano industriale sembra un mero esercizio di stile, visto che attualmente siamo alla pura gestione finanziaria.
Ci chiediamo se le scelte in materia di gestione dei rifiuti competano ai Comuni, come dovrebbe essere, oppure al gestori del servizio, come invece sembra che avvenga contro ogni logica.
Ma questa è una riflessione più ampia, che riguarda non solo i rifiuti, ma anche la gestione dell’acqua e forse è arrivato davvero il momento di trovare il coraggio per dire che abbiamo sbagliato tutto.
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