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Quotazione in borsa di Estra : un affare per chi e a quali condizioni?

Nelle pagine aretine della Nazione di domenica 29/03/2015 era presente un articolo sulle qualità aziendali e le strategie per il futuro di Estra Energie. In particolare in questo articolo il Presidente dell’ azienda Banchetti , oltre a ricordare i successi e le forniture “eccelenti” che “Estra” ha aggiunto al suo parco clienti, che ci auguriamo continuino negli anni a venire, propone la sua visione per il futuro dell’azienda.

 

Il M5S Cortona riconoscendo Estra come azienda strategica per il territorio dove opera, ed essendo poi un’azienda di proprietà completamente pubblica, 99% della proprietà in mano ai comuni che fanno parte dei territori che l’hanno vista nascere, ha il dovere come forza politica locale di dare la propria lettura della questione.

Banchetti ritiene necessaria la quotazione in borsa in maniera da incamerare capitali freschi da poter reinvestire per partecipare e vincere la prossima gara di affidamento del servizio di distribuzione del metano per le aree dove già adesso opera.
Questo perché con le normative europee in materia di affidamento della gestione dei servizi, possono partecipare alla gara, per l’affidamento della gestione del servizio di distribuzione del metano delle nostre belle vallate, aziende di tutta Europa (probabilmente dopo il TTIP anche aziende d’oltre oceano). Tutto ciò crea molta incertezza sull’esito della gara, da qui la necessità da parte di Estra di partecipare alla gara ben preparata ed attrezzata con le giuste risorse economiche.

Il M5S crede, per l’interesse pubblico, che a gestire un servizio così importante e strategico sia una azienda del territorio (se adeguata e competitiva , come crediamo sia Estra) per motivi di vantaggio economico che questo poi farebbe inevitabilmente ricadere nel territorio stesso.
In tutto questo, ovviamente, non nascondiamo alcune nostre perplessità; infatti Estra andando a quotarsi in borsa, senza prendere le dovute precauzioni , perderebbe quella natura di azienda completamente pubblica , dove i comuni, al momento gli unici detentori del potere di indirizzo e controllo, rischierebbero di assumerne un ruolo decisionale di secondo piano.
Esperienze come quella di Nuove Acque ci inducono a pensare, che anche la dove i comuni detengono la maggioranza dell azienda, questi subiscano le decisioni dettate dagli interessi dei due ingombranti soci privati di minoranza: Acea e Suez.

Il M5S a Cortona ha già affrontato la questione nel Dicembre del 2014, presentando un paio di emendamenti in Consiglio Comunale alla delibera che autorizza Coingas, società con il suo 28% controlla Estra per conto dei comuni aretini, a disporre quanto necessario per la sua quotazione in borsa.
Gli emendamenti erano mirati proprio ad evitare che Estra, una volta quotata nel mercato Star, dove ci sono i grandi investitori internazionali , venga scalata da qualche multinazionale che opera nel mercato dei servizi e delle energie e che ne venga controllata facendone strumento di mero profitto alle spalle degli utenti e perseguendo poi interessi che poco hanno a che fare con quelli pubblici.

In sostanza abbiamo chiesto che l’azienda venga quotata in borsa ma solamente nel mercato retail dei piccoli investitori (risparmiatori) e che nessun privato possa detenere più dell’1% delle quote azionarie , questo per garantire un azionariato diffuso e che l’azienda rimanga di fatto in mano ai cittadini, quindi comunque pubblica al 100% , garantendo quindi che, anche negli anni a venire, Estra rimanga un azienda del territorio che lavora per il territorio.
Superfluo dire che ne il PD ne le altre forze presenti in consiglio non hanno nemmeno preso in considerazione le nostre proposte.

Adesso la partita si sposta in un Comune con un peso specifico molto maggiore rispetto a Cortona nelle decisioni che riguardano le aziende partecipate, Arezzo.
Il Presidente Banchetti auspica che anche Arezzo dia entro l’autunno il via libera all’operazione come già è stato dato dagli altri comuni come Cortona.
A questo punto non ci rimane che riaprire il dibattito all’interno di quello che sarà il nuovo Consiglio Comunale Aretino dopo le elezioni di Maggio, ci auguriamo che in quella sede si ragioni un po di più di quanto è stato fatto a Cortona e soprattutto si utilizzi il buonsenso. Infatti ci si deve rendere conto che stiamo parlando di un azienda che rappresenta un patrimonio inestimabile e strategico per il territorio dato che si parla di energia e distribuzione di metano.
Siamo sicuri che Massimo Ricci e tutto il M5S aretino saprà ben portare avanti la questione negli ambiti adatti e se sarà il nuovo Sindaco di Arezzo , questo è un augurio che ci facciamo e gli facciamo con tutto il cuore ,su questo tema agirà con oculatezza e guardando solamente agli interessi pubblici quindi dei cittadini.

Non possiamo quindi aspettare che Estra si trasformi in un azienda lontana dal territorio , interessata solo ai potenziali profitti che possono essere fatti nell’ambito in cui opera , dobbiamo agire tutti e subito affinchè venga garantito un grande futuro all’azienda ma facendo anche in modo che questo grande futuro coincida con una adeguata ridistribuzione dei benefici ottenuti nel territorio ed alla cittadinanza, in termini di copertura del servizio e costi contenuti in bolletta.

M5S Cortona.

M5S Cortona

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