Quando gli argomenti non ci sono, per coprire le responsabilità che sono agli atti, i ” falsini” della politica cambiano le carte in tavola pur di coprire la gravità degli atti compiuti. E’ bene, allora, che tutti sappiano alcune cose essenziali che bollano a fuoco chi ha fatto solo “politica personale”, chi si è fatto “bello” con il sol di luglio, alle spalle degli iscritti e dei cittadini.
1.Se non c’è più l’Amministrazione di centrosinistra a Castiglion Fiorentino e si va a votare, questo lo si deve al comportamento sconsiderato dell’allora Segretario del PD castiglionese che, insieme ad alcuni amministratori, ha brigato per costringere il Sindaco Cesarini a fare il Bilancio 2011 con carte finte, senza soldi, con gli stessi sotterfugi che avevano portato al dissesto.
Cesarini, leale e corretto assertore della legalità, non è stato al gioco e si è dimesso.
2. Dal maggio 2011 fino ad oggi, mai e poi mai il Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, con segretario l’ex Sindaco Brandi, ha presentato i conti al Partito e alla popolazione né con incontri, né con documenti o manifesti, nonostante la continua richiesta di informazioni da parte di tanti iscritti.
3. Dinanzi al palese fallimento, si è occultata la verità ai cittadini e al Partito, complici quelli che oggi si dicono ” tutti nuovi” e quel Gruppo di potere ha rifiutato ostinatamente le ” discontinuità” richiesta da Area Democratica e dalla Segreteria regionale del Partito Democratico.
Discontinuità voleva dire, e vuol dire ancora, ” piazza pulita” dei responsabili del fallimento, quanto meno la loro auto-sospensione dagli Organi dirigenti e una nuova politica che doveva mettere fine al verticismo e al carrierismo in nome dei principi di correttezza, di trasparenza, di servizio ai cittadini e di partecipazione.
4 I neofiti, portavoce dei falliti, hanno indetto le primarie di partito che hanno prontamente annullato, perché si sono resi conto che sarebbero state una farsa a cui nessuno avrebbe dato credito perché tutto era stato ordito a tavolino.
5. Il PD castiglionese si presenta alle elezioni da solo, senza il suo simbolo, con una lista capeggiata da una banderuola che, ora si capisce, ha agito sempre per avere una poltrona, costi quel che costi, anche la dignità e l’onore.
I tartufi della politica, annidati a Castiglion Fiorentino e ad Arezzo, discettano di Statuto e di regole, incredibile a dirsi, per sostenere una “purga politica” di mezzo Partito, di quella parte sostanziale che si è allontanata dai responsabili del disastro politico per salvare l’onore del Partito e il futuro della sinistra a Castiglion Fiorentino.
In un Partito appena appena democratico il Gruppo di potere annidato a difesa di se stesso sarebbe fuori per “indegnità politica,” ma qui è in discussione la verità e il senso profondo della politica che non è di casa nella lista Brandi-Bittoni.
Il Partito Democratico è da “rigenerare” e, per cominciare, sarà necessario sbarazzarsi dei tartufi del potere e delle finzioni che servono solo a nascondere il vuoto politico.
Con orgoglio, noi di Area Democratica siamo e restiamo iscritti al PD e votiamo Paolo Filippi, un Democratico a diciotto carati.
Castiglion Fiorentino, 29 Aprile 2012
Ufficio Stampa – AREA DEMOCRATICA