La manovra di risanamento dei conti pubblici italiani, adottata dal governo Monti si basava su tre semplici parole: rigore, sviluppo ed equità. Di rigore ce n’è molto soprattutto nei confronti delle famiglie, dei pensionati, dei lavoratori in genere attraverso l’aumento dell’IVA, della benzina e la reintroduzione dell’ICI che le associazioni dei consumatori calcolano come impatto sui bilanci delle famiglie per 1000 euro circa l’anno e molto di più sui comuni oltre i tagli che hanno subito ancora.
Di sviluppo ne vedremo poco perché è iniziata la recessione che proseguirà nel 2012 con conseguenze drammatiche sull’occupazione e sulle imprese in particolare quelle di piccole dimensioni. Di equità non c’è traccia, anzi la manovra è una vera e propria bastonata nei confronti delle famiglie e dei pensionati. Confindustria, PDL e UDC dicono che va bene, CGIL,CISL e UIL hanno indetto lo sciopero per lunedì prossimo contro la manovra Monti, l’IDV e la Lega non voteranno la manovra, domani SEL in una conferenza stampa farà le sue proposte, che sono: legge patrimoniale, lotta all’evasione fiscale e riduzione delle spese militari con il blocco dell’acquisto di centinaia di nuovi aerei, navi ed elicotteri da guerra.
Non vi è dubbio che la politica di questo governo ha gli stessi caratteri del governo precedente e prosegue in quella continuità di politica economica che mette a rischio povertà, milioni di famiglie italiane e su questo aspetto si è pronunciata con preoccupazione anche la chiesa che attraverso la Caritas ed altre associazioni vede aumentare gli indigenti bisognosi di aiuto. Si colpiscono indistintamente, i giovani che hanno mutui, pensionati che hanno pensioni basse, famiglie numerose, singol e precari, insomma un disastro sociale.
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la vera faccia del pd ..aumentano il lavoro alle persone anziane che avrebbero bisogno di riposo che hanno lavorato una vita per mantenere la casta le pensioni privilegiate , i doppi stipendi le loro cricche . dobbiamo mandarli a zappare la terra ..siete alla frutta in esilio .il popolo sovrano dedide di annullare tutte le vostre cariche andate a lavorare avete fallito da 30 anni
Equità, era stata questa la parola magica usata da Monti al momento di accettare l'incarico. Io come molti altri non mi ero illuso che si sarebbe percorso fino in fondo questa strada, ma debbo confessare che non mi aspettavo una deriva come quella contenuta nel decreto in esame alle Camere. Non mi ero illuso per vari motivi, in primo luogo perchè sarebbe stato sciocco pensare che un governo di banchiere percorresse politiche di equità sociale e poi perchè l'eredità berlusconiana era ed è realmente spropositata. Credevo però a misure che dessero un minimo di speranza. Una difesa di chi ha sempre pagato e non è responsabile del disastro, magari chiedendogli qualche sacrificio e dall'altra parte un intervento reale sui "signori della speculazione finanziaria e della finanza creativa". Nulla di tutto questo, anzi macelleria sociale bella e buona. Fare cassa andando a colpire dove non si sbaglia, colpendo chi avendo il sostituto d'imposta non sfugge e non può sfuggire. Ho letto con grande soddisfazione una presa di posizione di Andrea Vignini. me ne sono congratulato sinceramente con lui e gli ho chiesto di farsi sentire. M auguro che tanti lo facciano, tanti nel Pd chiamino i propri parlamentari e li facciano riflettere a fondo, ma non per piccole modifiche, ma per motifiche sostanziali, quelle che hai ricordato tu Doriano ed altre ancora. I soldi si trovano se si va a cercarli laddove si annida l'insopportabile privilegio di quel 10 per cento di popolazione che detiene il 60 per cento della ricchezza, nei grandi patrimoni mobiliari ed immobiliari, facendo pagare veramente chi ci ha portato alla deriva economica e sociale. tagliando le spese di una casta autoreferenziale che finge di fare sacrifici senza farli (per loro rimangono 60 anni per avere il vitalizio se hanno maturato più di una legislatura). Serve che il centrosinistra abbia uno scatto di reni, che dia finalmente l'idea ai cittadini italiani che almeno qualcuno cerca di difenderli. In ultimo mi auguro che CGIL,CISL e UIL ritrovino una unità di intenti e ci chiamino per davvero a chiedere il vero cambiamento.
Remo Rossi