Tutti al lavoro per garantire l’ordinaria amministrazione e un passaggio di funzioni e competenze meno traumatico possibile. E’ questa la decisione annunciata questa mattina, primo giorno della gestione commissariale, dal Presidente della Provincia Roberto Vasai e dai suoi Assessori. “Resteremo al nostro posto, a titolo gratuito come prevede la legge, perché crediamo che sia giusto dare continuità, e possibilmente conclusione, ai tanti grandi lavori avviati in questi anni e per garantire anche ai nostri dipendenti, in questa fase delicata di passaggio di competenze, le necessarie tutele”, hanno affermato il Presidente Vasai e la sua Giunta.
Presidente e Assessori sono chiamati a gestire l’ordinaria amministrazione, ma hanno voluto rassicurare sul fatto che i cantieri resteranno tutti aperti e si continuerà a lavorare su strade, scuole e difesa del suolo. “Tutto questo anche se ci troviamo a fare i conti con un ulteriore taglio di risorse inserito nel decreto degli 80 euro in busta paga, e sarà quindi ancora più difficile far fronte alle necessarie manutenzioni e a eventuali interventi straordinari. Quello che è certo è che chi verrà dopo di noi dovrà comunque far fronte a questi problemi, che non si vanificheranno certo con la creazione dei nuovi organismi”.
A proposito di questo, la legge prevede che le elezioni per Presidente e Consiglio provinciale si svolgano entro il 30 settembre e i termini sono quindi strettissimi. L’elettorato attivo sarà formato da tutti i consiglieri comunali e dai Sindaci dei 37 Comuni, 511 in totale, che voteranno in modo ponderato, divisi in quattro fasce a seconda del numero degli abitanti dei singoli Comuni. Il consiglio sarà composto da 12 persone e per presentare una lista sarà necessario raccogliere firme pari al 5% del corpo elettorale, percentuale che sale al 15% per la presentazione del candidato a Presidente, che dovrà necessariamente essere un Sindaco il cui mandato non scada entro 18 mesi dalla data delle elezioni. Il consiglio resterà in carica 2 anni, e i consiglieri che nel frattempo dovessero decadere dallo status di consigliere comunale perderanno anche quello di consigliere provinciale e saranno sostituiti dal primo dei non eletti, mentre il Presidente resterà in carica 4 anni. Per quanto riguarda le competenze del nuovo ente, invece, la legge nazionale stabilisce con certezza che dovrà occuparsi di istruzione, edilizia scolastica, viabilità provinciale, pari opportunità e urbanistica, demandando poi alle Regione l’affidamento di altre eventuali deleghe. Una decisione in tal senso sarà assunta entro l’otto luglio, data nella quale dovrà essere varato dal Governo il decreto attuativo che darà poi 3 mesi di tempo alle Regioni per le necessarie decisioni. “Quello che è certo – hanno detto Presidente e Assessori – è che una parte dei dipendenti passerà dall’attuale Provincia a Comuni e Regione”.
Non c’è certezza neanche sulla durata della permanenza di Presidente e Assessori, anche perché, come ha detto con chiarezza Roberto Vasai, “anche se la legge indica la data del 31 dicembre non resterò un minuto di più dopo l’elezione del nuovo Presidente”.
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