Abbiamo trovato molto curiose le argomentazioni che l’esponente di SEL, Doriano Simeoni, ha utilizzato in un suo recente articolo chiamando in causa il PRC riguardo al “ruolo” della sinistra, alle nostre scelte post elettorali ed alla dimensione europea che la Sinistra si prospetta per il futuro. Parte dall’Europa la natura bizzarra di questo intervento fatto da un esponente politico che proprio in questa testata giornalistica ha dichiarato esplicitamente che non avrebbe votato la lista Tsipras.
Il suo stesso partito, nonostante ufficialmente avrebbe dovuto sostenere l’unica lista di sinistra in corsa alle europee, a Cortona non si è mosso in alcun modo per sostenere lo sforzo elettorale che è stato tutto interamente sulle spalle di Rifondazione Comunista! Arriviamo dunque al livello cortonese dove il PRC non solo non ha partecipato ad alcuna spartizione di poltrone (la stessa Francesca Basanieri ha più volte riconosciuto questa nostra nota positiva), ma ha continuato (e per buona pace di molti continuerà) ad incalzare tutti sui temi che stanno a cuore ai comunisti. Estrapolare frasi di dirigenti nazionali di M5S e PRC da contesti fuorvianti per la nostra realtà non aiuta i lettori a comprendere la realtà stessa. La collaborazione che si è avviata tra i nostri gruppi non è niente di più di quanto appare, ossia un reciproco scambio di informazioni, idee, proposte che possano arricchire indubbiamente tutta la comunità nei tantissimi temi che PRC e M5S hanno in comune. Un simile terreno di dialogo è reso possibile da un reciproco riconoscimento come interlocutori, di ascolto e di disponibilità ad azioni condivise (e quindi più forti). Forse qualcuno si aspettava la morte del nostro partito, ma così non è stato e non può essere per un partito che non si riduce al terreno di confronto elettorale, ma che è portatore di una storia e di ideali insostituibili. Continuare a riconoscere il PD come punto di riferimento non appartiene alla natura del nostro Partito e non dovrebbe appartenere nemmeno alla natura di chi parla di sinistra in un’Italia dove si cerca di costruirla una sinistra appunto autonoma dal PD che sta distruggendo il Paese con le sue politiche che hanno una chiara connotazione liberista, liberticida, di destra. Chi ha vissuto la recente esperienza della “lista Tsipras” sa che questo progetto politico non si è spento, anzi, è attualmente in fase di costruzione, va coltivato, fatto crescere. Chi ha vissuto e lavorato a testa bassa per quel progetto politico, appunto. E’ chiaro che Rifondazione ha un compito storico ben preciso in questo contesto di aggregazione e punto di riferimento per la sinistra di alternativa a queste destre. Consci del fatto che Matteo Scorcucchi non abbia bisogno di consigli dagli esponenti del blocco che tiene in piedi il PD cogliamo l’occasione per rilanciare una piattaforma di confronto a cui nessuno dei gruppi politici esistenti ha mai risposto sperando che questa volta si consenta ai cittadini di assistere ad una immagine della politica più sensibile ai problemi reali. Chiediamo a tutte le forze politiche a cominciare da quelle della maggioranza PD-SEL-Cortona città aperta (???) di attivare un percorso di discussione e confronto per una vera “contrattazione sociale” in vista del bilancio di previsione 2014 che tocchi tutti i temi della vita del nostro Comune (sociale, trasporti, ambiente, raccolta differenziata ecc..). Noi ci confronteremo sicuramente con il M5S che ha un proprio consigliere comunale e cercheremo il confronto con tutti gli altri gruppi che non scappano da una dialettica seria come quella che propone Rifondazione Comunista.
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