Viste le recenti notizie in merito, sembra che l’Amministrazione comunale di Monte San Savino abbia qualche difficoltà. A dire il vero, fin dall’inizio si sono rese evidenti alcune contestazioni tra sindaco e consiglieri; a questo si è aggiunta una forte contestazione esterna contro il nuovo Assessore alla cultura a causa delle sue esternazioni poco democratiche e molto fasciste sul suo ipotetico metodo di intervento contro i tifosi serbi. A quanto sembra la cultura non è proprio il punto forte di questa amministrazione, per non parlare dell’asilo nido comunale. Grazie alla riforma Gelmini, che prevede l’inserimento nelle scuole dell’infanzia statali dei bambini di due anni e mezzo, ha perso un buon numero di iscritti ma…che dire dell’apertura del nuovo nido privato, gestito dalla Misericordia, aperto subito dopo l’insediamento della nuova Amministrazione? E cosa pensare del fatto che sia gestito dalla figlia del nuovo Vice Sindaco? Tutto questo non si chiama “conflitto di interessi”?
Orari più lunghi, prezzi concorrenziali e poi, a inizio del nuovo anno scolastico, aumento delle rette per il nido comunale! Che spettacolare operazione di concorrenza sleale.
Sembra che non sia finita qui. Si dice anche che, visto che il nido privato è posto nel centro storico, in un ambiente angusto e senza spazi esterni, esso possa essere trasferito in una nuova sede, quella dei famosi e incompiuti campi da tennis, struttura comunale che, si ipotizza, verrà data in comodato d’uso alla Misericordia che investe, la rende idonea e ne ha l’usufrutto per un nuovo nido e chissà per cos’altro! Evviva la gestione pubblica!
E sì che in campagna elettorale si era parlato tanto della necessità di migliorare il servizio del nido comunale e di ampliare gli spazi delle scuole dell’Infanzia. Probabilmente questa strategia non solo consentirà all’amministrazione di affidare ai privati la gestione del nido ma eviterà anche l’ampliamento della scuola dell’infanzia del capoluogo, tanto necessario. In questo modo, infatti, la scuola tornerebbe in possesso delle aule date anni fa al nido in via sperimentale, quindi… niente ampliamenti.
Per il momento, hanno organizzato un nuovo servizio dopo scuola nelle frazioni, quest’anno finanziato dal Comune e non dai genitori; ma, udite, udite, nel bando di concorso, per reperire gli operatori che dovrebbero occuparsi dei bambini, non era richiesta nessuna competenza specifica, bastava un semplice diploma, di qualsiasi genere. Come, in un periodo in cui non si fa altro che parlare di qualità, competenza, merito ecc. ecc. un’ Amministrazione pubblica offre un servizio così importante senza richiedere competenze specifiche? Tutto questo non fa che autorizzare il servizio privato a fare peggio, danneggiando di fatto chi ha le qualifiche e la formazione idonea per insegnare.
Ancora concorrenza sleale?! Ma state tranquilli, questa volta non ci sono figli illustri da sistemare. Chi insegna verrà pagato soltanto 5 euro l’ora.
Questa Amministrazione continua l’insana abitudine di favorire il privato a scapito del pubblico, convinta che sia la scelta migliore (cosa tutta da dimostrare), scaricando in questo modo responsabilità proprie e peggiorando la qualità del servizio erogato ai cittadini savinesi.
Anna Rita Migliorati
Segreteria Provinciale PRC Arezzo