Abbiamo toccato il fondo? Questa è la domanda che in molti si pongono in queste ore a Castiglion Fiorentino dopo la nomina del “nuovo” segretario PD. Ha vinto il personalismo, ha vinto la logica negazionista rispetto al dissesto e questo non può che lasciare sgomento chi ha lottato per cambiare le regole del gioco e restituire dignità ad un partito che da grande forza politica organizzata, si trova oggi ostaggio di personalismi da parte degli ex amministratori.
Il tutto ancora una volta sotto il cappello di un PD provinciale che forse ha dato per persa la causa Castiglionese e che, per quieto vivere, lascia che l’acqua scorra. Un nuovo regalo alla destra che continua a governare con slogan, senza portare mai veri vantaggi per la gente di Castiglion Fiorentino, ma che è funzionale solo all’ego di pochi.
Vogliamo però rassicurare chi ancora crede nella bontà dei valori del centro sinistra, che un’alternativa è possibile e stiamo lavorando per essere sempre più radicati e vicini ai problemi reali dei castiglionesi. Dopo le dimissioni di Giaccherini, che pure era stato eletto all’unanimità, quindi con i voti anche della parte che fa capo agli ex amministratori e l’elezione del nuovo segretario, ci domandiamo quale sarà il prossimo colpo di scena che il PD Castiglionese ha in serbo, ma siamo convinti che, in ogni caso non potrà essere questa la strada per far tornare il PD un soggetto politico credibile.
Ancora una volta vogliamo affermare che la scelta del gruppo di centro sinistra confluito nella compagine PER CASTIGLIONI di non partecipare al congresso e di rifiutare qualunque tipo di accordo con gli ex amministratori di Castiglion Fiorentino è stata quella giusta, perché noi con questo PD e con questo modo di fare politica non vogliamo avere a che fare. Vogliamo invece pensare ai tanti castiglionesi delusi dall’esperienza di destra della giunta Agnelli, per far tornare il centro sinistra una forza radicata nel tessuto sociale del nostro paese in grado di governare con serietà.