NO alla richiesta di trovare le risorse per evitare l’aumento di biglietti e abbonamenti, razionalizzando il Memorario che ancora presenta treni doppioni e quindi duplicazioni di costi per tali treni. NO alla richiesta di una diversa modulazione dell’aumento del 10% per i biglietti e del 20% per gli abbonamenti in modo che il maggior costo non pesi su studenti e lavoratori (già gravati dagli aumenti di tutti i costi che devono i fuori sede), ma sui viaggiatori occasionali.
NO alla richiesta di innalzare la soglia di esenzione dall’aumento fissata in 36 mila euro di reddito familiare determinato in base ai criteri ISEE, sostenendo che il 70% dei pendolari è al di sotto di tale soglia.
Ai pendolari non risulta verosimile tale percentuale e chiedono all’assessore Ceccobao la fonte di questi dati perché temono che, in questo periodo di difficoltà economica generalizzata, l’aumento colpirà molti più lavoratori e studenti di quanto previsto dall’assessore. Per questi motivi, il sistema di doppia tariffa con l’esenzione ISEE come attuato dalla Regione appare tutt’altro che equo.
L’assessore dichiara, inoltre, di essere intervenuto presso Trenitalia per mantenere l’attuale orario dell’IC 589, che oggi, da Firenze CM alle 18.06, ferma ad Arezzo alle 18.35 e che, a dicembre, sarà anticipato nel primo pomeriggio, rendendolo inutilizzabile per i pendolari, ricordando che compito della Regione è quello di preoccuparsi dei treni regionali ed interregionali già presenti.
Altro NO, quindi, alla richiesta di sostituire l’IC589, in caso di suo spostamento dalla fascia pendolari, con un treno regionale, attualmente non esistente nell’orario, con medesime caratteristiche di orario e tempi di percorrenza tra Firenze e Arezzo e fermate anche in Val di Chiana.
Un’ulteriore proposta potrebbe essere quella di sostituire il Rv 3099 delle 16.55 (che i pendolari chiamano Ceccobao Express) nella fascia delle 18.00, molto più utilizzata dai viaggiatori della precedete, in modo che il collegamento veloce tra Firenze-Arezzo-Val di Chiana, realizzato da questo treno, possa essere utilizzato da un maggior numero di persone, senza lasciare sguarnita la precedente fascia oraria che sarà arricchita proprio dall’IC589.
I pendolari hanno inviato le proprie richieste anche al presidente della Commissione trasporti del Consiglio regionale e ai capogruppi dello stesso Consiglio, ma ad oggi nessuna risposta dal versante politico.
I pendolari aretini e della Valdichiana, hanno convocato un’assemblea per lunedì 29 ottobre alle 21.30 presso i locali del dopolavoro ferroviario di Arezzo per discutere della risposta ricevuta e prendere iniziative per difendere il loro futuro di viaggiatori, come quella della adesione ad un Comitato di pendolari unitario per la Toscana.
La risposta dell’assessore Ceccobao:
http://www.catpress.it/pendolaridellavaldichiana/?p=1808
Per il Comitato pendolari di Arezzo – Guido Pasquetti – 347 1211970
Per il Comitato pendolari della Valdichiana – Sandro Pintus 333 3393386
[.noresp.]