E’ stato il PdL in consiglio regionale a far sì che la questione della riconversione della ex Sadam fosse inserita, con voto unanime, come priorità nel prossimo Piano energetico regionale, ma ad una condizione: che si riaprisse il confronto con tutti perché i cittadini e le imprese del territorio possano essere davvero parte in causa e non spettatori passivi. Il PdL da sempre ha un approccio aperto alla questione perché siamo convinti che si possano coniugare le ragioni dell’ambiente con quelle dello sviluppo.
A questo punto la chiusura traumatica per ‘fallimento politico’ dell’era Brandi – e di chi con lui ha avuto responsabilità amministrative – pensiamo porti via con sé anche le contrapposizioni ‘talebane’ che hanno animato senza costrutto questi anni grazie ad una politica del conflitto che ha visto protagonisti l’ex Sindaco Brandi e una parte del Comitato, che hanno agevolato uno scontro tra i diretti interessati, senza alcun reale coinvolgimento decisionale dell’intera comunità castiglionese. Nel documento approvato a luglio dal consiglio regionale si chiede che si apra una fase di trasparenza e di concretezza che faccia piena luce su tutti gli aspetti di una vicenda nella quale si sono susseguite accelerazioni, brusche frenate e scontri tra i diritti dei lavoratori, i bisogni occupazionali e le necessarie ed irrinunciabili azioni di tutela della salute e dell’ambiente. La pagina nuova aperta nel luglio del 2011 è rimasta inascoltata mentre noi pensiamo che da lì si debba ripartire impostando un confronto nuovo su basi diverse. Per questa ragione vediamo con favore anche l’ipotesi di una consultazione popolare che non sia l’estensione del conflitto “talebano”, ma che metta a confronto più ipotesi e più possibilità nell’interesse dei cittadini e nel solco di quanto il PDL ha ottenuto a livello regionale. Se una nota positiva c’è in questa storia è che ormai è chiaro che nè il “sì a tutti i costi”, nè il “no senza se e senza ma” hanno dato risultati apprezzabili. I protagonisti dell’epoca degli scontri ne prendano atto e si mettano da parte.
Diamo ora voce direttamente ai Cittadini attraverso una consultazione popolare che privilegi le proposte e garantisca il sereno e costruttivo confronto democratico.
Coordinamento provinciale PdL Arezzo
Coordinamento comunale PdL Castiglion fiorentino
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Si possono sicuramente coniugare le ragioni dell'ambiente con quelle dello sviluppo ma una azienda che produce una perdita secca dal primo giorno di attività non ha nulla a che fare con lo sviluppo.
Tassare i cittadini per coprire tale perdita non ha nulla a che fare con lo sviluppo.
Qui non si tratta di trovarsi a metà strada come dite voi. O si è contrari ad un sopruso ambientale, economico, sociale o si è favorevoli.
O si è contrari a regalare miliardi di Euro di soldi pubblici ai soliti noti con il cip6 o si è favorevoli.
Se la preoccupazione primaria dei politici locali e regionali fosse stata la rioccupazione di ormai poco più di 30 operai, in 6 anni questi signori avrebbero avuto decine di opportunità senza necessità di immaginare cose così aberranti.
Se per ogni persona che ha perso il lavoro in questi anni di crisi i nostri politici locali e regionali pensano che non c'è soluzione migliore che generare 200 ore annue a lavoratore di termovalorizzazione temo che siamo veramente nei guai.
Ma non basta che queste siano le loro idee migliori. Adesso si permettono anche di chiamarci Talebani.
Finalmente si è visto il VERO volto del PDL castiglionese. Che non era quello rappresentato nelle varie assemblee di qualche tempo fa, e non poteva essere che così. Quando vidi l'Angiolini alla Nave, piena di attenzioni per il territorio, il paesaggio e l'ambiente, mi parse di sognare: ricordavo bene l'assessore Angiolini, in prima fila in tutti gli attacchi "lucheriniani" alla Val di Chiana (mega aereoporto e mega lottizzazione a Rigutino, solo per citare i casi più eclatanti).
Comunque, adesso la situazione è chiara e sappiamo con chi abbiamo a che fare.
Io non ho visto in giro "talebani", ma solo politicanti di infimo livello, che per motivi vari si sono mostrati a favore o contro - a seconda degli ordini ricevuti o delle convenienze del momento - rispetto ad un progetto che nulla ha a che fare con occupazione, sviluppo e ricchezza del territorio, ma che creerà solo problemi all'ambiente, al paesaggio, alla salute e a chi è già occupato in aziende legate a produzioni di qualità ed all'agriturismo.
Va bene un referendum tra i castiglionesi, a condizione che poi la centrale a biomasse venga localizzata nel territorio della sezione elettorale ove essa ha avuto più consensi!!!
Il problema non è la definzione,
ma comportarsi, nelle dichiarazioni politiche o prese di posizione, da "talebani".
Se si chiede ai Cittadini, mediante una consultazione popolare, di dire la loro sulla ex Sadam, è possibile, oppure no ?
Secondo alcuni la ragione ce l'hanno solo quelli che dicono no, o solo quelli che dicono si.
Sentiamo i cittadini e facciamoli decidere.
I talebani, non conoscono la democrazia diretta: chi ha solo la sua opinione, e non accetta quella degli altri...forse è "politicamente" talebano.
Ma poi, scusi signor Padovani, che problema c'è se lei è per il no, vincerà il no, non siete migliaia nel comitato ?
E poi scusi ancora, ma Sel e Rifondazione comunista che stavano con il Comitato, perchè in regione, dove governano, non hanno fatto nullla; anzi, hanno votato insieme al Pdl ?
E il Pdl che riporta la sua opinione, lo può fare o no ?
Senta anche l'opinione del vostro candidato alle amministrative, Caporali: lui non era con Brandi in maggioranza fino alla scadenza del suo mandato ?
Non solo non avrebbe "colto" il dissesto di bilancio, ma neppure si è accorto della questione ex Sadam ?? E con lui il Pd che faceva ?
Gentile Sig. Artoni,
Lei continua a perseverare nell’errore.
Chi ha una minima conoscenza di diritto amministrativo sa che il referendum consultivo non è giuridicamente vincolante. Per cui non capisco se lei fa finta di non saperlo.
Qui c’è da risolvere un pasticio creato da sinistra e destra ed il referendum, anche se vincesse il no, non può dare le garanzie che la centrale non venga fatta, e qui manca la democrazia, e qui sono i talebani.
Queste consultazioni si dovevano al limite fare prima, non dopo aver votato in consiglio regionale.
Anzi non sarebbero nemmeno necessarie se voi politici di destra e sinistra analizzaste attentamente i pareri dei massimi esperti in materia, senza scomodare nessun comitato o cittadino.
Ma il PDL è purtroppo anche il PD si rivolgono troppo spesso a Veronesi che guarda caso si è dato alla politica, e guarda caso parla di nanoparticelle e termovalorizzatori affermando pareri che diciamo non sono proprio identici a quelli espressi dalla maggior parte della letteratura medica internazionale.
Sig. Artoni se lei non vuole essere talebano la invito ad investire 100-200 dollari (il cambio è anche favorevole) per acquistare qualche abstrat dai siti di letteratura medica internazionali.
Poi sempre per non essere talebano prenda delle decisioni secondo quello che ha imparato leggendo i pareri degli esperti mondiali.
Le saremo tutti più riconoscenti e non prentenderemo di dover imporre unilateralmente la nostra opinione antidemocratica e talebana.
Deridere diffamare gli avversari politici o chi nn la pensa come noi è purtroppo diventato normale. Qui non stiamo parlando d bruscolini ma d un impianto che modificherà radicalmente la ns vallata incidendo Dio sà in che modo sulla salute d generazioni a venire. Quindi Talebani o no intendo battermi civilmente e democraticamente contro questa mostrosità,che gioverebbe a pochi danneggiando tutti! Alternative serie e percorribili ci sono basta volerle trovare. L'ex Sadam ha già danneggiato abbastanza la ns salute,credo che Gallorini e Padovani su questo abbiano ragione gli esperti parlano kiaro ma nn cè peggio sordo...