Una conferenza stampa molto partecipata quella di stamani mattina al Circolo Aurora. Il Segretario provinciale del PDCI Giancarlo Cateni, insieme a Simona Zoccola Segretario PDCI della Sezione Casentino e Consigliera Comune Castel Focognano, Carla Fazzuoli e Viviana Vaccaro della Sezione di Arezzo, hanno fatto da portavoce per quella larga fetta del coordinamento provinciale che vuole prendere le distanze dalla decisione del partito nazionale di appoggiare la lista Rivoluzione Civile o lista Ingroia.
Il Segretario provinciale Giancarlo Cateni:
“Credevamo che il congresso del nostro partito un anno fa avesse deciso di partecipare alle primarie per essere ancora una volta protagonista nel riunificare il centrosinistra. A tale scopo avevamo inteso la divisione all’interno della Federazione della Sinistra e la conseguente polemica col Prc sulla nostra partecipazione alle Primarie di coalizione, in appoggio a Vendola (SEL) al primo turno e Bersani (PD) al secondo turno, come un ulteriore scotto da pagare in nome dell’unità e della possibilità di portare avanti le idee della sinistra e alcuni rappresentanti comunisti in parlamento.
Poi improvvisamente la nostra direzione Nazionale ci chiede di fare marcia indietro su tutto. No all’unità del centrosinistra e, di contro, partecipazione ad una ‘lista contenitore’ peggiore della già disastrosa Lista Arcobaleno di cinque anni fa. Perfino il colore scelto per definirla, ‘arancione’, ci sembra di dubbio gusto oltre al fatto che l’apertura al Movimento 5 Stelle e alla cosiddetta antipolitica ci sembra l’esatto opposto di quello che il nostro partito si è sempre riproposto. Senza considerare la catastrofe di aiutare Monti ad essere ago della bilancia dopo le prossime elezioni, magari grazie ai voti inutili dati alla lista Ingroia.
Alla luce di tutto ciò il coordinamento provinciale del PDCI aretino alla quasi unanimità ha deciso di non appoggiare la lista Ingroia ritenendo questa scelta frutto di decisioni verticistiche ed incoerenti.
Già nel 1998 ci trovammo in una situazione analoga con Rifondazione e non dobbiamo commettere gli stessi errori. Crediamo che la sinistra abbia l’obbligo morale di vincere per il bene del Paese, senza doversi alleare con il centro. Dobbiamo privilegiare l’unità e non disperdere voti utili. I rapporti con la Federazione della sinistra sono finiti con la nostra scelta di partecipare alle primarie ed oggi ci chiedono di ricompattarla votando una lista che comprende Di Pietro, Ingroia ed apre a Beppe Grillo, andando contro la coalizione di centrosinistra? Per noi è assurdo”.
Simona Zoccola, Segretario PDCI della Sezione Casentino e Consigliera Comune Castel Focognano:
“La nostra non è una critica a Ingroia, che riteniamo essere una brava persona ed un bravo magistrato, ma è una critica forte al nostro gruppo dirigente. Andremo a votare alle politiche perché riteniamo che i partiti e la politica siano importanti, che siano il mezzo per poter scegliere chi ci rappresenta. La priorità oggi è quella del lavoro, tornare a produrre e dare speranza a questo Paese, in particolar modo ai giovani. Solo grazie al voto, ad un voto dato ad una sinistra unitaria, possiamo far valere queste posizioni per provare a creare un futuro migliore.
Per questo voteremo per la coalizione di centrosinistra e non per Rivoluzione Civile. Il nostro ruolo, l’impegno e le idee dei comunisti sono quelli di tornare a parlare con la gente, non di alimentare l’antipolitica e la disgregazione. I nostri dirigenti sembrano aver cambiato rotta, si sono allontanati dagli intenti del PDCI e quindi abbiamo deciso di non accettare la posizione che hanno scelto”.
“Quello che faremo domani – conclude il Segretario Giancarlo Cateni – è ancora da decidere. La posizione che stiamo prendendo oggi ufficialmente è ancora tutta ‘aretina’, l’iniziativa parte da qua, ma stiamo cercando di creare una rete che leghi altri coordinatori provinciali. Sono molti gli scontenti che ritengono che la Segreteria nazionale abbia disatteso le aspettative di una sinistra unitaria, e malumori del tutto simili esistono anche al di fuori del PDCI. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni”.
Di seguito, le firme dei coordinatori comunale di Cortona che aderiscono all’appello:
Giancarlo Cateni Segretario Federazione PDCI Arezzo
Enrico Gustinelli Segretario PDCI Sezione Valdichiana
Mirko Tarquini Sezione Valdichiana
Ilaria Finocchi
Patrizio Faloci
Gianfranco Sabbioni
Arezzo, 16/01/13
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Gentile redazione,
in relazione a quanto accaduto e in quanto simpatizzante di Rivoluzione Civile, non posso che essere contento e tirare un sospiro di sollievo riguardo la autoesclusione dei comunisti italiani dal movimento.Credo che dalla loro storia e dalla loro impostazione i comunisti italiani si siano sempre posti come partito interno al pd o quanto meno hanno sempre aspirato ad essere presi in considerazione dai democratici.
Rivoluzione civile invece rappresenta un vera e propria alternativa, completamente nuova dove i partiti che hanno voluto aderire hanno anche dovuto abbandonare la loro identità per appoggiare la causa e subordinarsi al volere del movimento civile.Mi dispiace che alcuni partiti abbiano male interpretato l'intento di Ingroia ma sono soddisfatto che con il tempo gli stessi capiscano che non è un posto per loro e forse è meglio che vadano a trovare riparo sotto la grande ala democratica.
Giacomo Cardone
Dopo le primarie di coalizione del centrosinistra, come Sinistra Ecologia e Libertà di Cortona, abbiamo ringraziato gli amici e compagni del PDCI per il loro contributo, votando Vendola al primo turno e Bersani al secondo, apprezzandone la coerenza rispetto al loro ragionamento politico, che punta ad un rafforzamento della componente di sinistra dello schieramento che sarà guidato da Bersani, proprio per evitare il rischio di un Monti-bis. " Dobbiamo privilegiare l'unità e non disperdere i voti utili ",ecco il succo e la sostanza di una partita, quella del 24/25 febbraio, che si preannuncia decisiva, per le sorti del Paese. Per SEL Cortona è positivo l'inizio di un percorso unitario a sinistra anche in vista delle elezioni amministrative del 2014, pertanto stiamo a vedere l'evoluzione di questo processo politico a sinistra con interesse ed attenzione.